martedì 29 maggio 2007

iddio punisce chi non dimagrisce


la notizia che ho smesso di fumare ha suscitato, come mi aspettavo, plauso ed encomio generale; da quelli sentiti ( parenti, affini, comproprietari ormoni etc) a quelli di maniera ma sinceri degli esterni al secondo cerchio della conoscenza.

ed ho fatto mente locale a quanto questa scelta sia vista come radicale, forte, indice di volontà, abnegazione, solidità emotiva. e mi sono detto : ma che cazzo, ho smesso di fumare... sono in una casa, mangio, sono vestito, mi muovo comodamente, non soffro di malattie e sono vaccinato. fuori leoni e tigri non ce ne sono. eserciti di lanzichenecchi che mi travolgono non ce ne sono... ho smesso di fumare, mica sono a digiuno su una colonna nel deserto a contarmi le costole per la santità eterna.

ridimensioniamo quindi una cosa del genere. capisco che smettere di fumare sia il percorso laico odierno alla santità. ma una santità fatta apposta per una massmediocrità disarmante, dove non si deve raggiungere la comunione intima con dio o chi per lui ma si devono perdere dei chili...

in questa società opulenta, quindi, il cammino penitenziale non porta al santo sepolcro ma è sponsorizzato : Diet Jesus, insomma, o Buddha Light

2 commenti:

Unknown ha detto...

Percorso alla santità? Non l'avevo proprio considerata questa.
Continuo a pensare che non sia facile, dopo due mesi. Tutto qui. Ma mi rifiuto di essere associata a qualcosa di (anche laicamente) santo!

Anonimo ha detto...

che caspita è successo a Libero?
Per l'amico volentieri...non appena riuscirò ad orientarmi...
Lube