lunedì 29 ottobre 2007

Consumato dal credito

il simpatico signore della foto è il direttore generale dell'Abi Giuseppe Zadra il quale ha rilasciato una intervista nella quale traccia l'identikit di chi, oggigiorno, contrae con le banche quello che viene chiamato credito al consumo. afferma che siano persone ben diverse dal disperato senza una lira ma che invece è quella famiglia : "che ha rimodulato la gestione del proprio bilancio familiare programmando opportunamente le spese e i tempi di rimborso degli investimenti".

presumo anche voi abbiate notato il proliferare in tv di queste pubblicità dove ti danno tutti i soldi che vuoi e sottolineano la velocità di erogazione e la facilità di accesso, anche a chi " ha avuto qualche problemino" (leggi protestato) o anziano (leggi : a rischio morte prima del rimborso).

volti noti o ex-noti si prestano a tranquillizzare l'utente. non sono cravattari. anche tu puoi prendere un prestito, le rate sono basse, rimodulabili, comode...

mi viene in mente la pubblicità dell'acqua; facilita la diuresi, ovvero : bevi bevi, tanto la ripisci. prendi i soldi, tanto poi li devi rendere. raccapricciante ultima frontiera del nostro consumismo. se una volta ci si indebitava per dei beni che rimanevano, oggi ha preso piede questa cosa del credito al consumo, ovvero mi indebito non per acquisire un bene, ma per consumare, per vivere, per sopravvivere.
il simpaticone dell'ABI vuole farci credere che non sono dei disperati alla canna del gas che si indebitano, e proprio per pagare il gas, magari, ma che è la classica media borghesia che pianifica. pianifica un cazzo, mi sa. qui si raschia il barile. la gente fanculizza chiunque non tanto perchè si è stufata della casta; tutti sono appartenuti più o meno a qualche casta o a qualche categoria protetta. la gente è pronta a sbranare chiunque per la rabbia che ormai cova. non si sente più tutelata, protetta, gli sono stati tolti tutti i privilegi, è esposta alle folate dei migranti e del precariato. il lavoro ereditario nella ditta o nella pubblica amministrazione o nel parastato non esistono più. e questo capitalismo avvoltoio volteggia coi gratta e vinci, coi prestiti facili, sanguisughe pronte a incularti col last minute bond. e mai l'italia è stata più disperata di ora, nel vero senso etimologico di senza speranza; mai nessuna guerra ha privato di uno straccio di avvenire gli italiani come l'involuzione economica di questo paese la cui ricchezza, la mano d'opera, oramai è svalutata alquanto; questa italia la cui prima impresa si chiama Mafia. la vedo brutta. vedo brutte derive.

giovedì 18 ottobre 2007

Sul ponte sventola

seduto alla scrivania colgo i 3 secondi del passaggio delle persone, nello specchio della vetrina. leggo giornali on line, blog di persone intelligentemente critiche, attive, spiritose, ripenso a ciò che passa, si sente, si discute.

la turchia minaccia di farsi un pò i cazzi suoi contro i curdi. si son fatti le ossa con gli armeni, cosa vuoi che sia. hanno le risorse, hanno una posizione geografica strategica, hanno i militari al potere, sono incazzati per il tira&molla dell'unione europea, possono sempre buttare sul piatto la deriva integralista che il governo laico di ankara tiene più o meno a bada. per questo penso faranno i cazzi loro senza badare a quello che il dabliù Bush dirà loro di fare o non fare. nel contempo i cinesi, il più grande mercato del mondo, si incazzano se il presidente degli stati uniti vede il dalai lama. loro si stanno preparando alle olimpiadi e sarà simpatico vedere il mondo libero passeggiare sui tappeti che affondano nel sangue e nel totalitarismo. passeggiare, oltretutto, con delle colorate scarpine da ginnastica cucite dai bambini schiavi anche cinesi. quelli che le bambole barbie al metacianile di merdonzio le assemblano...e poi ce le vendono. del resto, se un papa è andato a salutare un pinochet, non vedo come il mondo possa fottersene di 2 miliardi di persone e dei loro consumi.. il petrolio è nel frattempo salito a 88 dollari al barile. la crisi creditizia americana pare che non abbia fatto molti danni in italia, almeno direttamente, ma ha seriamente colpito paesi come la germania, direttamente facenti parte del mondo dell'€uro, e l'inghilterra che, mettila come vuoi, fa girare soldi anche per il resto dell'europa.

il bel mondo libero che auspicavano nel 1989 con la caduta del muro non è arrivato. come crollano le montagne quando si scioglie il ghiaccio che le tiene unite, si è sciolta la merda dei nazionalismi senza il ghiaccio della guerra fredda, e le pedine sulla scacchiera, costrette da decenni a movimenti al rallentatore, si sono messe a galoppare imbizzarrite. tutte le tensioni esistenti sono scoppiate (balcani, repubbliche ex socialiste, sud america, medio oriente...) ed il guardiano del mondo, gli USA, ipertrofici e non molto allenati ad una visione organica delle cose, non sono stati in grado di gestire bene tutto questo. sopratutto dopo che un loro ex-scagnozzo gli ha infilato 2 boeing nel culo.

la russia, che davano tutti per ormai sbriciolata ed in mano a mafie grottesche e violente, ha ritrovato il suo padrone, un putin che oramai indubitabilmente l'ha fatta ridiventare una potenza militar/industriale e politica. hanno appena messo l'ombrellino sull'iran, tanto per far capire che loro degli amici non si scordano, sopratutto quando c'è il petrolio nel mezzo. e voglio vederlo, adesso, il dabliù a bombardare teheran...

l'africa non esce dal pantano delle satrapie sanguinose, delle guerre etniche, della longa manus delle multinazionali etc etc diventando il più bel deposito di bombe umane mai visto.

insomma, non senza traumi si stanno ridisegnando gli equilibri di un pianeta che vedrà sul piatto i pesi a volte economici, a volte militari, a volte strategici ma sempre meno politici, intrecciare danze al dio oro e poco altro. questo ovviamente nel disinteresse di questa povera terra avvelenata, esaurita, depredata, violentata.

l'emergenza acologica, pur se adesso sulla bocca di tutti, ho paura stia raggiungendo velocemente un punto di non ritorno che nessun trattato di kyoto o pontedera potranno seriamente far arretrare.

insomma, dal mio buchino piccino piccino, con una certa disincantata lucidità vedo questo mare magno di merda, portatomi su un vassoio dalla rete e dai sui mille occhi e mille bocche.

nel frattempo 3milioni e mezzo di italiani, abitanti e custodi depressi di un paese inutile se non per qualche chiesa ( a proposito, ma i papi non assumono un michelangelo da quanti anni ?? e si' che di soldi ne hanno....) qualche sasso vecchio e tre spiagge, sono andati una bella domenica in piazza sborsando un euro a votare; una elezione di cui si sapeva già il vincitore, con liste imposte e composte da persone inamovibili.
chi la chiama democrazia, chi la chiama marketing. PD partito dentifricio.

strozzata come un orchite nei jeans, la sinistra radicale, accorgendosi di avere ancora dei brandelli di testicoli che potrebbero ingolosire una moglie trascurata, ha deciso di fare tabula rasa andando contro governo, confindustria e sindacati, presumo a questo punto volendo difendere gli interessi di loro stessi, i soliti cognati che in italia abbondano, un paio di punkabbestia e tre venditori di torrone del beneventano.

la destra ovviamente chiede le dimissioni. di chiunque.

la chiesa impazza. come orde di ostrogoti si lanciano nel vuoto e nel silenzio culturale cercando il più possibile di ricreare se non uno stato pontificio comunque un centro di potere e controllo. scuole private, cliniche private, ricettività turistica, patrimonio immobiliare. ammantati ovviamente dal solito fulgore ultraterreno per evitare rompicoglioni e domande scomode.

la società civile annaspa in una antipolitica da prima serata, stretta tra i soliti culi messi troppo in alto per poter essere raggiunti e i soldi presi a strozzo per pagare i debiti contratti per l'acquisto alternativamente del pane e dell'ipod.

c'è qualcuno che sinceramente mi vuol far vedere non solo che il bicchiere è mezzo pieno ma che, meglio ancora, non se l'è fregato nessuno ?

lunedì 15 ottobre 2007

La faccia come il culo

leggo che la richiesta di estradizione di Gambino in italia è stata rifiutata in quanto questo giudice di Los Angeles ha considerato il nostro 41 bis alla stregua della tortura. ripeto. per uno statunitense il ns art. 41bis è tortura. fate mente locale. un americano.......
HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHA !!!! ma vaffanculo.....

giovedì 11 ottobre 2007

Platone e la bolletta dell'Enel


Ho scritto alla Repubblica e mi hanno pubblicato. Sfiga, senza nome. vabbè.
La risposta del buon Zucconi mi fa pensare non abbia colto l'intimo senso della mia; o meglio ancora non sono riuscito a farlo passare. In sintesi mi chiedevo se tutta una serie di manifestazioni mediatiche fossero reali o se vivessimo in un incubo generato da peperonate stantie.

Vediamo se qua mi spiego meglio :
stamani, dopo aver portato mia figlia a scuola ho guardato 2 minuti la tv sul secondo c'erano le immagini del genocidio dei Tutsi in Ruanda, nel 1994. qualcosa come un milione UN MILIONE 1.000.000 di morti in una settimana ammazzati a colpi di machete uomini donne bambini un milione di persone

premo un dito e accanto si aprlava di diete, di detersivi.. stesso piano, stessa enfasi, stesso valore comunicativo.e quindi mi chiedo : ma è tutto reale ? reale nel senso è vero PER ME ? la mia vita cambia ? queste cose esistono perchè le leggo o le vedo in tv ? che senso ha la realtà ? penso alla mia vita. la vita di tutti i giorni. se domani scompare, che so, lo stato del Marocco, mi cambia qualcosa ? se sprofonda nell'oceano e nessuno lo dice, a parte qualche marocchino che passa
(e nessuno gli crede), cambia qualcosa ? per la vostra, la mia, la vita di tutti noi, il marocco (a parte chi fa import export di badanti e datteri ) esiste ?
esiste nel senso esiste come e più dello spigolo del tavolo dove sbatti il culo a volte e ti fai male ? esiste nello stesso modo fisico essenziale ? e parlo del marocco. e se parlassi del gabibbo ? son domande senza senso, sul filosofico in attesa dell'ascensore. Platone in fila alla posta. ma ci bombardano tutti i giorni, ci fanno girare i coglioni, ci riempiono di aspettative. promuovono desideri. fanno spendere soldi, fanno venire il mal di fegato. ed allora mi chiedo : ma esistono queste cose ? esiste mastella ? ha il diritto di farmi girare i coglioni se fa cadere il governo prodi ? esiste il governo prodi ? ma a me, in fondo, dei coniugi di Erba, cosa cazzo me ne frega ? di chi vince il GP d'Austria, di cosa si infila in vena il ciclista, del tronista dalla De Filippi, di cosa urla il Borghezio....
no, di cosa urla il borghezio me ne frega, anche solo per ragioni di appartenenza al genere umano o meno.

insomma, io a volte mi sento tanto un tasso barbasso recluso in fondo ad una spelonca con le ombre cinesi a colori che gli passano davanti e con sempre meno nocciole da parte da mangiare e sempre più carote in culo.

mercoledì 10 ottobre 2007

Largo all'avanguardia

Questo è il testo della lettera che la Senatrice a vita Rita Levi Montalcini ha fatto pubblicare su Repubblica in risposta alla simpatica proposta di Storace di farle recapitare delle stampelle, divertente metafora allusiva alle scarse capacità deambulatorie del governo, spesso aiutate da altrettanto,evidentemente per Storace, impediti alla falcata agile come la Signora in questione. Trovo la lettera un esempio terrificante di compostezza, ironia, sintesi, intelligenza. Se ne deduce che i Nobel non li danno con i punti della Q8

Le stampelle di Storace ricordano il regime
di RITA LEVI-MONTALCINI

CARO DIRETTORE, ho letto su Repubblica di ieri che Storace vorrebbe consegnarmi, portandomele direttamente a casa, un paio di stampelle. Vorrei esporre alcune considerazioni in merito.

Io sottoscritta, , in pieno possesso delle mie facoltà mentali e fisiche, continuo la mia attività scientifica e sociale del tutto indifferente agli ignobili attacchi rivoltimi da alcuni settori del Parlamento italiano.

In qualità di senatore a vita e in base all'articolo 59 della Costituzione Italiana espleterò le mie funzioni di voto fino a che il Parlamento non deciderà di apporre relative modifiche. Pertanto esercito tale diritto secondo la mia piena coscienza e coerenza.

Mi rivolgo a chi ha lanciato l'idea di farmi pervenire le stampelle per sostenere la mia "deambulazione" e quella dell'attuale Governo, per precisare che non vi è alcun bisogno. Desidero inoltre fare presente che non possiedo "i miliardi", dato che ho sempre destinato le mie modeste risorse a favore, non soltanto delle persone bisognose, ma anche per sostenere cause sociali di prioritaria importanza.

A quanti hanno dimostrato di non possedere le mie stesse "facoltà", mentali e di comportamento, esprimo il più profondo sdegno non per gli attacchi personali, ma perché le loro manifestazioni riconducono a sistemi totalitari di triste memoria.

martedì 2 ottobre 2007

StranaMente

Da vedere

Imperdibile.

Targhette ferroviarie parte 1


Targhette ferroviarie parte 2

C'mon, make my day


Ha il diritto di rimanere in silenzio. Qualunque cosa dirà potrà essere usata contro di lei in tribunale. Ha diritto a un avvocato, se non se lo può permettere gliene verrà assegnato uno d'ufficio"