mercoledì 31 dicembre 2008

Tempo che scorre

Siamo oramai alla fine di questo 2008. E' una convenzione, lo so. Il tempo circolare, una volta legato a stagioni, riti, semine, ora è appaltato alla rotazione di panettoni, calze della befana, uova di pasqua, gelati. Le stagioni oramai si distinguono solo negli spot. Come colonna sonora un video, abbastanza difficile da trovare. Un Prince d'annata, forse la sua canzone più "riflessiva" e con un video che, per i tempi, è stato rivoluzionario. Semplice, essenziale, molto bello. E molto bella la canzone, un mantra di periferia in salsa black che, devo dire, non è invecchiato per niente. Un buon 2009 a tutti.

Diritto (e Rovescio) Ecclesiastico.




L'Osservatore Romano (ma cosa osserva, poi)ci fa sapere la decisione da parte dello Stato del Vaticano di non recepire più in automatico le leggi italiane promulgate; questo in quanto spesso contraddittorie e contrarie all'etica religiosa. Bene. Bravi. Ecco, ora un passetto in più. Rinuncino anche agli sgravi fiscali ed alla prebenda di stato dell'8 per mille. Che si sostentino con le offerte dei fedeli (e voglio ridere..). Hanno tante cose da vendere. Qua per esempio mezza città è proprietà della Curia. Dopo lo Stato è la Chiesa di Roma la maggiore entità immobiliare italiana, molto più di banche ed assicurazioni.
Ma io non ce l'ho mica con loro. Ce l'ho con Paolo di Tarso che invece di essere fulminato, non poteva essere arrotato, sulla strada di Damasco ? Ma una biga impazzita con alla guida un giovane emigrato Assiro ebbro di un qualche liquore fermentato, non poteva passare ???

E sai quanto saremmo stati meglio ?

lunedì 29 dicembre 2008

Light My Fire

Cantata come la canta julie Driscoll, avrebbe fatto venire i brividi anche a Jim Morrison. A me li fa venire. Credo la versione migliore di questa canzone.





You know that it would be untrue
You know that I would be a liar
If I was to say to you
Girl, we couldn't get much higher
Come on baby, light my fire
Come on baby, light my fire
Try to set the night on fire

The time to hesitate is through
No time to wallow in the mire
Try now we can only lose
And our love become a funeral pyre
Come on baby, light my fire
Come on baby, light my fire
Try to set the night on fire, yeah

The time to hesitate is through
No time to wallow in the mire
Try now we can only lose
And our love become a funeral pyre
Come on baby, light my fire
Come on baby, light my fire
Try to set the night on fire, yeah

You know that it would be untrue
You know that I would be a liar
If I was to say to you
Girl, we couldn't get much higher
Come on baby, light my fire
Come on baby, light my fire
Try to set the night on fire
Try to set the night on fire
Try to set the night on fire
Try to set the night on fire

martedì 23 dicembre 2008

Modern Music

Un altro po' di assaggini, stavolta roba che fa muovere le membra. musica ondulatoria, sussultoria, tettonica, rollante, rimbalzante, ossessiva. un fritto misto.

alzare il volume prima di consumare il prodotto.

Dedicato

questo, per me, è il miglior pezzo degli Aerosmith. e lo dedico.


giovedì 18 dicembre 2008

Horror Vacui



la situazione in italia sta veramente peggiorando a vista d'occhio. come un malato terminale abbandonato in un letto senza assistenza, sta perdendo ogni funzione e reazione vitale. dei disastri che una destra pasticciona, mafiosa, fascista e bottegaia già si sa, dalla scuola alle opere pubbliche, alla sanità e ovunque metta le mani. ovviamente sostenuta dalla popolazione occidentale più analfabeta che esista, narcotizzata dai culi e dalle suonerie coi gattini rognosi. la sinistra, abbandonata una frignona lamentazione priva di qualsiasi possibilità operativa e da sotterranee lotte intestine, si è baldanzosamente gettata a capofitto nel tritarifiuti giudiziario, patendo così ad opera del suo popolo un abbandono in massa, vedi abruzzo e, a breve, campania e toscana. curioso magari che un abbandono del genere non sia mai passato per la testa agli elettori destrorsi, sia pure a fronte di sputtanamenti ben maggiori, sostanziosi ed evidenti. ma si vede che noi la questione morale la teniamo di conto e pretendiamo dai nostri una onestà che la moglie di cesare se la sogna mentre di là lo sdoganamento della furbizia ed i meccanismi scambisti sono ormai acquisiti ed operativi a regime. purtroppo il cocktail politico prima dell'Unione e poi del PD ci ha portato a mescolarci con ex socialisti, ex democristiani e profughi sbandati assortiti che un certo vizietto mai lo avevano perso e che quindi, una volta entrati negli sgabuzzini di un potere che, per quanto periferico, sempre potere è, non hanno esitato un secondo ad allacciare consociativismi bipartisan per l'ingrasso sia del portafoglio elettori, sia del portafogli di pelle, quello vero. il loro. la sensazione, oramai, è che OVUNQUE si alzi un tappetino sotto c'è un mucchione di merda asfissiante. in questo lento inabissarsi del titanic (un titanic retrocesso alle dimensioni di un traghetto tirrenia) ovviamente poteri che in uno stato operativo, sano, etico, decente, presente non avrebbero spazio di opeare, almeno non con la mole ed il seguito che invece da noi hanno. e parlo ovviamente della enclave medievale, assolutista, coi vestiti e i cappellini strani, omofobica e sciamanica che alberga in quel di roma oltretevere. in paesi invece decenti gli vanno bellamente nel culo. ora, finchè non contano una minchia nei paesi a cultura riformata si agitano il giusto, ma quando gli vanno nel culo nella cattolicissima spagna ah, beh, allora si dimenano come gatti nell'acqua bollente.

leggo on line una simpatica notizia; pare che il governo Zapatero stia lavorando per l'introduzione nelle scuole dell'"Educazione alla cittadinanza", l'educazione civica resa obbligatoria per tutti gli studenti. ora, una iniziativa del genere a me pare sacrosanta. non guardiamo che da noi rasenterebbe la fantascienza, ma mi sembra innegabile che un approccio etico veicolato dallo stato, espressione massima del patto sociale e democratico, sia scontata e da salutarsi con plauso.

invece, il buon monsignor Angelo Amato, attuale prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, quasi certamente cardinale nel prossimo concistoro, già ex segretario della Dottrina della Fede, ed amico personale di Papa Ratzinger, ha veementemente affermato : "qui a Roma noi sappiamo bene di questo grave problema. Fortunatamente possiamo contare su una Chiesa spagnola che ha approfondito seriamente il problema e ha dato una risposta pubblica e chiara". Monsignor Amato definisce la Chiesa spagnola "molto reattiva" perché sta rispondendo "con fermezza a un'intrusione statale assolutamente illegittima sul tema dell'educazione dei propri giovani". vedete ? lo stato viene fatto passare come una entità socialista, come apparato e non come quello che è, ovvero l'espressione della società, di noi tutti. ovviamente per loro lo stato cosi' non è concepibile, vivendo in un assolutismo radicale ed incontestato. per cui "lo stato" altro non è che un possibile avversario; sopratutto quando ti contende il campo nella gestione, nell'amministrazione e nella formazione delle coscienze, primo gradino per un controllo morale e sostanziale del popolo. in fondo siamo il gregge del signore, no ? e loro sono i pastori, nevvero ? e quindi alla via cosi' in questa società pastorale e pastorizia. del resto, ampia letteratura, anche cinematografica, ci ha resi edotti su cosa fa il pastore nelle ombre dello stazzo, quando gli piglia vago disìo e, brancata una remissiva percorella per le reni, se la ingroppa alla gavina.

leggevo da qualche parte del rischio che corriamo di una deriva clerico fascista.

rischio ??? ma se ci siamo nel mezzo ! la vedo maaaale ma come la vedo maaale...

mercoledì 17 dicembre 2008

Arlecchino


volete vedere che faccia ha un servo ? un servo del peggior clero, del peggior assolutismo disumano che vocifera querulo in nome di un cristo che non ci penserebbe un secondo a spedirli a pedate nel culo in mezzo ad una strada ? un servo che nella migliore tradizione della commedia italiana sta impettito con la gorgiera (che nasconde il guinzaglio) ad abbaiare feroce e castrato contro gli inermi, gli indifesi ? scodinzolante sotto la gonna cardinalizia il buon mastino della fede si avventa contro l'altrui dolore, incurante di tutto ? eccolo ! ricordiamoceli, ricordiamoci tutto quello che fanno. ricordiamoci che un ministro dell'agricoltura esclama niente ananas a natale, siamo italiani ! ricordiamoci questa folla di cialtroni, servi arroganti e prepotenti.

lunedì 15 dicembre 2008

C'è una certa logica..



nel rutilante barnum dei mass media sta rimbalzando la notizia della quasi-impresa di un navigatore solitario che si è quasi-fatto 18mila km a remi dal cile all'australia. cito testualmente : "Lei ha passato trecento giorni senza toccare terra, solo, a bordo di una barchetta rossa di sette metri e mezzo che si ribaltava ad ogni onda, in balia del Pacifico e della sua fauna (squali e balene e meduse), remando dalla mattina alla sera, mangiando cibo liofilizzato e dormendo nell'umidità salmastra. Ma perché?"
"Perché me lo sentivo. Sentivo forte il richiamo del mare. Avevo già attraversato l'Atlantico e volevo capire se c'era ancora qualcosa che non sapevo del mare".

il barbuto pagaiatore s'è fatto 280 giorni da solo con la compagnia di dio, delle balene e di jovanotti.senza dubbio un tridente capace di demolire il cervello più stabile del mondo, figuriamoci quello di uno che decide di fare una quasi impresa del genere, un si-limit. si, perchè a 60 miglia dalla fine ha chiamato soccorso.

peccato. forse però proprio questa incompletezza me lo salva. l'imperfezione lo sottrae al plastificato mondo dei record a tutto tondo.

resta da chiedersi che mondo sia quello dove cose del genere vengono pensate, fatte (quasi) e divulgate. una volta la gente si faceva a piedi il pellegrinaggio con uno scopo. ma ora credo sia mangime da una parte per un ego ipertrofico ed esaltato (l'autore) e dall'altro per una platea di imbolsiti guardoni avvitati a delle poltroncine di un teatro barocco, sempre più affamato di effimere meraviglie.

Altre 2 perle



MI piace tanto.

mercoledì 10 dicembre 2008

Scorciatoie



Continuo a leggere della storia tragica di questa povera ragazza, Eluana Englaro, del suo essere un bozzolo avvolto dal dolore di chi la ama, dall'interesse morboso dei nullapensanti, dalla propaganda dei salvatori della fede. Ritengo la cosa talmente privata che non metto bocca. ma suggerisco una scorciatoia. Fatela assumere in un cantiere. uno qualunque. viste le statistiche il problema si risolverebbe velocemente. Tanto queste falangi di controllori, questi difensori del precetto, questi alfieri della vita ad ogni costo non li ho mai visti nè credo li vedrò mai
fare le ronde per i cantieri a denunciare la mancata osservanza delle regole di sicurezza. E si che lì ne muoiono 1000 all'anno, di quelli che sappiamo.

In una ipotetica società perfetta credo che l'introduzione della pedata nel culo sarebbe imprescindibile.

martedì 9 dicembre 2008

In the mood

Recentemente mi sento cosi.

martedì 2 dicembre 2008

Midollo Osseo

alla fine degli anni 70, primi 80, all'esaurirsi di quella onda progressive, rock e pop-folk, prima e durante l'onda punk e, sopratutto, prima della risacca degli anni 80 tutta trine e messa in piega, c'è stata una stagione esaltante.

i prodromi si erano già visti precedentemente con alcuni tra i brani dei van der graaf, per capirsi. ma è adesso che si sviluppano quei fenomeni, per me, di una musica colta occidentale. una musica che ti colpisce direttamente i neuroni, dilaniata, schizofrenica, ossessiva, lucida e folle, straniata e presente, una musica che lascia perdere suggestioni tropicali, africane, world o altro. è un filo elettrico scoperto nel corpo di un mondo occidentale agitato da una autocoscienza analitica che, come tutte le analisi, non poteva che essere straziante, delirante ma anche intellettualmente gioiosa. certo mai rilassata. la musica è un linguaggio, come tutti gli altri e come tale va frequentato, capito, acquisito, per poterne apprendere i significati, anche se poi, una volta avuta dimestichezza, ti sbattacchiano ben bene facendoti venire i bordoni come un elettrochock. ad un primo ascolto possono sembrare astrusi, alieni. da questi si sono poi sviluppati rivoli rarefattissimi o tecnicismi freddi e distanti. ma questi che potrete vedere sono gli epigoni di una musica che se vi entra dentro non vi abbandonerà mai, non vi nauseerà mai, no ne potrete mai fare a meno e tornerete a lei quando meno ve lo aspetterete perchè, sembrerà strano, è una musica che riesce a catalizzare gli stati d'animo interiori e a portare in superficie un sensazione di comprensione e di coscienza inimmaginabili. artisti come David Byrne ed i Talking Heads, Brian Eno, Robert Fripp e i King Crimson, un certo Peter Gabriel, Laurie Anderson sono stati onesti, sinceri e intelligenti alfieri di un modo di esprimersi musicalmente che poco spazio ha lasciato alla ruffianeria o ad una condiscendenza nei confronti delle persone cui si rivolgevano. una musica occidentale, dicevo, profondamente tale e radicata nella visione del mondo propria di un mondo occidentale industriale maturo, consapevole, cresciuto all'ombra della filosofia greca ed evolutosi con quella riforma nordeuropea
tanto pragmatica quanto rigorosa. una musica vorrei dire per niente naturalistica, tribale anche se poi in realtà la trovo evocativa e radicalmente ancestrale.

ed infine è una musica che vorrei sentire quando qualcuno non c'è più, in un bosco ventoso, mentre volo tra le nuvole, mentre scorro nell'acqua e mentre piango il giorno che muore.


per chi volesse approfondire, alcune pietre angolari consigliate sono :

il film Home Of The Brave, di Laurie Anderson
il film Stop Making Sense dei Talking Heads
H to He e Pawn Hearts dei Van Der Graaf Generator
A Black Box di Peter Hammill
My Life In A Bush Of Ghosts di David Byrne e Brian Eno
Discipline dei King Crimson
Music For Airports di Brian Eno










lunedì 1 dicembre 2008

Sinite parvulos

















Un mio carissimo amico e sua moglie, dopo patimenti, tribolazioni, esborsi, patemi, dubbi, investimenti etc etc sono riusciti ad adottare un simpatico bricconcello brasileiro. Essi non sono implumi, sono dei primipari attempati ma di gran volontà e conto che il giovane avrà vita facile, le migliori attenzioni, tutte le opportunità e l'affetto e la protezione e l'aiuto possibili. Io l'ho vissuta molto da bordo campo, condividendo i dubbi, le esitazioni, i momenti di esaltazione come quelli di sconforto. Alla fine le cose sono andate come dovevano andare e tutto procede bene.
Sicuramente avranno i problemi comuni a chiunque possa avere un figlio, ma è stato chiesto loro di certificare in mille modi che erano persone degne, solide, affidabili. Hanno dovuto passare le forche caudine di psicologi inciprigniti e saccenti, anticamere, associazioni apparentemente no profit ma che lucrano eccome se lucrano, han dovuto fidejugere le proprie solidità economiche, la propria inattaccabilità psicologica etc etc.

Ma mi chiedo io, possibile che chi volontariamente si dedichi per amore affetto altruismo necessità di donare, di perpetuarsi in una nuova persona debba passare questa caterva di esami e poi si debba leggere di una non so come definirla di 20 anni che litiga col compare di tana, lo accoltella e poi sbatte il figlio di due settimane cristo dio di due settimane un fagotto di ciccia l'hai fatto te porca miseria lo sbatte isterica a terra ? ma come ?? lo ammazzi cosi' ma come cazzo si fa.
e basta.

domenica 30 novembre 2008

Stroer Duo - Arecibo Bag

ho scoperto un nuovo modo per condividere qualche canzone.
questa è una rarissima canzone di un duo tedesco, poco ascrivibile a categorie scontate. una via di mezzo fra il krautrock e l'electronic. a me piace.

martedì 25 novembre 2008

i ggiovani



Non avete fiducia nella politica ? nell'economia ? Il futuro vi fa paura ?

tranquilli, la gioventù avanza !

Treno deragliato: «L'abbiamo fatto per gioco»
Confessano tra le lacrime due liceali minorenni: hanno ostruito i binari e poi sono saliti a bordo per assistere allo schianto


Clochard bruciato, confessano 4 giovani
"Siamo stati noi, volevamo divertirci"
Rimini, sono incensurati e ora accusati di tentato omicidio. L'uomo, 44 anni, dormiva su una panchina e venne dato alle fiamme.


Aggressioni razziste a Roma, cinque ragazzi arrestati
ROMA. Avrebbero compiuto aggressioni a sfondo razziale nella zona periferica del Trullo, a Roma. Si tratta di cinque ragazzi, tra cui due minorenni


Udine, stupro di gruppo su una minorenne: due denunce
Due giovani sono stati arrestati e altri tre (di cui due minorenni) sono stati denunciati per un episodio di violenza sessuale di gruppo a una ragazza minorenne, avvenuto nello scorso agosto a Udine

Ci pigliano per il culo



alcune perle degli ultimi giorni. tralasciamo Villari eletto a spregio ma che, da perfetto democristiano, fa delle manfrine da gatto in calore in vista di una poltrona. lasciamo perdere il diversamente umano che a macerie ancora calde sul corpo di un ragazzo morto dice "è una fatalità". questi sono immagini di un orrore quotidiano a cui, evidentemente, son tutti abituati. le prese per il culo che voglio sottolineare sono fantastiche.

la prima : un certo Chiodi, testa di ponte della destra in abruzzo, ha diffuso ma poi ritirato velocemente da tv locali e web un filmatino elettorale dove, nemmeno tanto velatamente, si faceva intravedere un lavoro o comunque degli aiuti in cambio del voto. ora, per chi non lo sapesee, esiste un reato penale che punisce il voto di scambio. e vabbè. ma la presa per il culo è la reazione.

""Abbiamo sbagliato dvd - dicono dall'ufficio stampa -, quello spot era già stato giudicato non opportuno e a rischio di strumentalizzazioni"

traduzione. abbiamo mandato in onda quello un po' forte, per vedere le reazioni, tanto chi se ne fotte. poi, visto che forse ci siam resi conto di aver fatto una cazzata un po' troppo grossa lo abbiamo levato di mezzo, anche perchè senno' magari ci incriminavano. ma abbiamo pensato bene di giocare d'anticipo accusando preventivamente quegli altri di strumentalizzazione.

come quando discuti e ti dicono che sei polemico. se ti incazzi allora lo vedi che sei polemico ? l'unica è prenderli a picconate nel lobo frontale.

altra perla. smerdato in diretta mondovisione il buon La Torre, dalemiano di ferro, è stato beccato con le zampone nella marmellata. posizione indifendibile, un po' come andare in macchina con Sircana per i viali.... chiunque avrebbe dovuto scusarsi, alzarsi, prenotare una plastica facciale e riciclarsi come istruttore di nuoto alle isole tonga. lui no. lui afferma :
"Innanzitutto, sento il dovere di chiedere scusa agli elettori e ai militanti del Pd. Ho commesso una grave leggerezza, ho contribuito ad accreditare un'idea della lotta politica che non corrisponde al mio modo di essere" - "Chiedere formalmente le mie dimissioni da tutto, sentirmi dire dal gruppo dirigente che ho infangato miseramente la politica, ascoltare Di Pietro invocare misure poliziesche nei miei confronti senza che nessuno del Pd alzi un dito, beh tutto questo mi fa credere che l'episodio in se' c'entri poco. C'entra invece l'idea di un partito in cui il problema e' reintrodurre il reato di lesa maesta'"

ma cazzo, hai passato il pizzino ad uno di destra per smerdare un ipotetico alleato politico !!! hai contribuito si, ma a far capire che chi ha un rimasuglio di fiducia nella sinistra, magari dalemiana, è meglio si faccia ginocchioni gli scalini di lourdes.

negare, insomma, negare tutto, l'evidenza, tutto. colti con i pantaloni calati e la segretaria sdraiata sulla scrivania negare, sempre, comunque. e tutti zitti.

venerdì 21 novembre 2008

SCOOP 2 !

Viste le recenti vicende Villari e Latorre, si intravede uno sbocco sulla nuova dirigenza del PD. Nella foto il prossimo segretario designato.

martedì 18 novembre 2008

SCOOP !

DOPO LE CORNA, LE BATTUTE E IL NASCONDINO FINALMENTE SVELATO L'ISPIRATORE DEL BERLUSCA !



NELLA FOTO IL PROGETTO PER IL PROSSIMO GOVERNO

lunedì 10 novembre 2008

Arte-Fatto


è di oggi la notizia per cui alla Tate Gallery di Londra sono stati appesi al contrario dei quadri di Rothko, pittore definito, forse a torto , espressionista astratto, anche se la cosa è controversa.

ora, il fatto che siano stati appesi capovolti non è venuta fuori da una osservazione dello stesso artista, morto nel 1970, ma da critici e altri.

io ho le mie idee sull'arte moderna, o meglio contemporanea. personalmente riesco a Reggere e Leggere fino ai primi del novecento, il movimento Dada, il Bauhaus, i Fauve
e qualcos'altro. la ritengo un'arte molto concettuale, dove vale non l'opera in sè quanto il concetto che esprime. per fare un esempio lampante, i tagli di Fontana che illustrano materialmente un concetto di altrove rispetto alla tela, un oltre tutto mentale e concettuale. ritengo che questa concettualità di arte mal si sposi con la ripetizione dell'oggetto. una volta che il concetto l'hai espresso ok, non ti puoi mettere a tagliare centinaia di tele vendendole ! se la tela me la piglio io e me la taglio, concettualmente, cosa differisce dall'originale ?

e qui si apre, o meglio si aprirebbe, una infinita disquisizione sul concetto di proprietà intellettuale, di riproducibilità, di interpretazione mercantile dell'arte, della funzione del critico come media tra artista e fruitore e di come il critico poi si sovrapponga al mercante etc etc fino ad arrivare allo svisceramento del concetto di arte proprio come riproducibilità, e siamo nella Pop Art di Warhol.

lasciamo perdere, mi mancano le basi per intrapredere con cognizione di causa un dibattito del genere. solo che, mi dico, ma se appendo non dico una vergine delle rocce o un qualsiasi degas ma se mi mettono al contrario un graffito di Lascaux io come chiunque, anche l'ultimo dei decerebrati o l'analfabeta artistico totale ci accorgiamo che qualcosa non va; non è necessaria una vestale critica che plana dall'empireo della show room a bacchettare il gallerista. questo per dire che l'unica cosa che mi sento di poter affermare è l'enorme baratro che si è creato tra l'espressione artistica e la comprensione artistica. lungi da me voler tornare ad una
pedagogia sacrale bizantina o duecentesca, coi suoi memento mori e le tavole della legge spiegate alla plebe, ma bisognerebbe riflettere su quanto la totale mancanza di un canone interpretativo e quanto relativismo grammaticale minino alle basi il rapporto tra chi si esprime e chi dovrebbe capire questa espressione. la cosa al momento mi sembra molto circoscritta ad un chiuso cenacolo di iniziati autoriferiti che borbottano supercazzole, di fronte ad una platea di volenterosi che annuiscono bovini non potendo ammettere che il re è nudo o che la corazzata potemkin sia una cagata pazzesca.

giovedì 6 novembre 2008

Yes we Bagaglino


lo staff del bagaglino, il vero house organ della cultura di centrodestra, già lavora sulle basi del nuovo spettacolo. nell'immagine la nuova interpretazione esilarante di pippo franco nelle vesti di barack obama.

domenica 2 novembre 2008

Gazzettino Toscano



le ultime cose lette : un libro di racconti di Carlo Lucarelli, protagonista l'ennesimo poliziotto. Storie a cavallo della fine della guerra. Non male, anche se trasmettono una acidità di stomaco niente male, insofferenza, disagio.
Poi ho comprato due libri sconosciuti, autore un certo Hakan Nesser, giallista svedese, ed. Guanda : "Carambole" e "il commissario e il silenzio".

Mi ha convinto all'acquisto l'incipit di Carambole : "il ragazzo che presto sarebbe morto rise e si liberò. Spazzolò via dalla camicia le briciole delle patatine e si alzò in piedi."
Il secondo paragrafo inizia con : " L'uomo che presto avrebbe ucciso aveva voglia di tornare a casa."

Un inizio ed un prosieguo fulminanti. tra i migliori che abbia letto.
Le storie son ben fatte, per niente hard boiled, belle introspezioni, belle descrizioni. Crepuscolare ma accogliente. Bei libri, cercherò altro, di questo autore.

E poi il mattone.

La solitudine dei numeri primi, di Paolo Giordano.
diciamo prima le cose positive. Impressionante come un ragazzo di 28 anni riesca a raggiungere queste profondità descrittive, quale ricchezza debba possedere per dipingere dei paesaggi interiori così complessi e variati. veramente molto molto bravo. ma. c'è un ma. a me ha ricordato molto un libro sempre incentrato su un malessere totale, quello della mazzantini, non ti muovere.
bellissimo e coinvolgentissimo libro. ma gelido, immobile. come "non ti muovere" la solitudine ti porta per mano attraverso un museo degli orrori privati, con due freaks totali, anche se magari comuni nella società svuotata e disperata di oggi, una anoressica ed un autolesionista ai limiti dell'autismo. due chiamiamoli mostri che però non sono allo sbando, tutt'altro; hanno una fortissima personalità che gli permette di navigare anche con successo attraverso figure genitoriali fantasmatiche quando non platealmente tossiche. entrambi approdano al malessere, forse un pò preesistente in nuce ed in potenza, attraverso delle esperienze francamente poco probabili ed estreme. questa improbabilità, l'esagerazione della loro condizione, il fatto che non ci sia una storia, una evoluzione, una maturazione, ma nemmeno una definitiva discesa agli inferi con olocausto finale, o salvezza o altro ma, in fondo, una isoipsa sentimentale che come ti prende all'inizio ti lascia alla fine, fa si che abbia trovato questo libro come una bella scodellona fumante ( o gelida, come preferite) dove inzuppare il biscottone emotivo e succhiarselo avidamente. una sorta di film del terrore fine a sè stesso, dove non si va da nessuna parte se non in un baratro morboso e autoreferenziato. la mancanza di un esito ci priva anche di una catarsi liberatoria. si resta con un palmo di naso ed è come assistere ad una carambola di auto in uno spaventoso incidente alla fine del quale le auto coinvolte continuano il loro sghembo itinerario, stralunato e indifferente.
insomma, un libro che oltre a farti addormentare male ( se mai c'è stato un libro NON da comodino è questo)ti lascia in bocca un retrogusto acido. un libro che ti porta per mano attraverso foreste spoglie per poi abbandonarti di fronte ad un nulla, nè salvifico nè di dannazione, ma un nulla socchiuso su uno svincolo di una strada dismessa. ben altro libro, che parte da premesse simili, il "caos calmo" di sandro veronesi che, come io mi aspetto da un libro, mi racconta un divenire, una storia. un libro che non si riduce ad un documentario ma un romanzo il cui esito, quale che sia, segna un cammino, un apprendimento.

mercoledì 29 ottobre 2008

OFFERTISSIMA



AAA paese IMMOBILE totalmente da ristrutturare, termosingolo, interamente da condonare, occupato da brutti ceffi, ottime potenzialità, ben messo come vie di comunicazione VENDESI miglior offerente, preferibilmente con solido background amministrativo. bene accetti piani di variazione destinazione d'uso; da discarica (attualmente) a paese civile. astenersi perditempo, golpisti, bancarottieri, mediobancari, cordate e milanesi bassi.

venerdì 24 ottobre 2008

tanto non si incazzerà nessuno


c'è da non crederci, eppure :

Francesco Cossiga intervista ai confini della realtà
23 Ottobre 2008

Intervista rilasciata dal senatore Francesco Cossiga al quotidiano La
Nazione


D - Presidente Cossiga, pensa che minacciando l’uso della forza pubblica contro gli studenti Berlusconi abbia esagerato?
R - Dipende, se ritiene d’essere il Presidente del Consiglio di uno Stato forte, no, ha fatto benissimo. Ma poiché l’Italia è uno Stato debole, e all’opposizione non c’è il granitico PCI ma l’evanescente PD, temo che alle parole non seguiranno i fatti e che quindi Berlusconi farà una figuraccia.
D - Quali fatti dovrebbero seguire?
R - Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero Ministro dell’interno.
«”L’assassinio di Giorgiana Masi?” La ragazza che nel 1977 manifestava in occasione dell’anniversario della vittoria del referendum sul divorzio e che fu uccisa da un proiettile vagante probabilmente sparato dalla polizia sul lungotevere a Roma, e su cui il ministro dell’Interno Francesco Cossiga negò in Parlamento che la Polizia avesse sparato, nonostante foto e testimonianze inequivocabili….
D – Ossia?
R - In primo luogo, lasciar perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito…
D - Gli universitari, invece?
R - Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città.
Quello che è ritratto nelle fotografie di quella manifestazione dove è rimasta uccisa Giorgiana Masi? Quello con la maglia a strisce?» [poliziotto armato infiltrato che fomentava i disordini e fu identificato con nome e cognome]. «Questi agenti devono essere pronti a tutto?
Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri.
D - Nel senso che…
R - Nel senso che le forze dell’ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano.
D - Anche i docenti?
R - Soprattutto i docenti.
D - Presidente, il suo è un paradosso, no?
R - Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!
D - E lei si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere? In Italia torna il fascismo, direbbero.
R - Balle, questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l’incendio.
D - Quale incendio?
R - Non esagero, credo davvero che il terrorismo tornerà a insanguinare le strade di questo Paese.

mercoledì 22 ottobre 2008

Notizie da Utopia



Passeggiando lungo il fiume, ieri, ho visto le rive popolate da pensionati armati di sgabello e canne multifunzione; chi al mulinello, chi alla mosca, chi a traino.. tutti a far fare il bagno alle esche, esponendo i loro bei coloriti grigiastri ad un pallido sole ottobrino.

Ben più pimpanti, in piena pista ciclabile, indaffarati e seminudi, mentre armeggiavano con fili e improbabili propaggini vetroresinose, 3 bimbetti rom sporchi et laceri.

Non ho posto tempo in mezzo; ho allertato la celere facendo presente la situazione e chiedendo, da buon cittadino, che intervenissero per porre rimedio all'obbrobrio !

Mentre mi allontanavo, con la coscienza limpida per aver fatto il mio dovere civico, ho incrociato 3 pantere spiegate che accerchiavano la zona.

Il giorno dopo la situazione era normalizzata. Le placide rive erano sgombre dalla lordura. Nemmeno l'ombra di un pensionato ad avvelenare la vista. I simpatici bimbetti invece prosperavano.

Ma loro, si sa, magari i pesci li mangiano, hanno fame, e non li torturano per ingannare il tempo in attesa della nera signora.

lunedì 20 ottobre 2008

Kilroy was here




ok, diciamo che il blog lo uso anche a scopo terapeutico. va bene, mettere in fila i pensieri ed il resto è sempre utile.

ma vorrebbe essere anche un canale di comunicazione, e non capisco come in un'epcoa di logorroici graffitari, viste anche le cazzate che dico, difficilmente condivisibili, un cazzo di nessuno dica pio nei commenti.

scusate lo sfogo.

sabato 18 ottobre 2008

Eureka

finalmente ho trovato quella musica che mi girava in testa non so da quanto.

Fabrizio De Andrè - Valzer per un amore

Quando carica d'anni e di castità
tra i ricordi e le illusioni
del bel tempo che non ritornerà,
troverai le mie canzoni,
nel sentirle ti meraviglierai
che qualcuno abbia lodato
le bellezze che allor più non avrai
e che avesti nel tempo passato

ma non ti servirà il ricordo,
non ti servirà
che per piangere il tuo rifiuto
del mio amore che non tornerà.

Ma non ti servirà più a niente,
non ti servirà
che per piangere sui tuoi occhi
che nessuno più canterà.

Ma non ti servirà più a niente,
non ti servirà
che per piangere sui tuoi occhi
che nessuno più canterà.

Vola il tempo lo sai che vola e va,
forse non ce ne accorgiamo
ma più ancora del tempo che non ha età,
siamo noi che ce ne andiamo
e per questo ti dico amore, amor
io t'attenderò ogni sera,
ma tu vieni non aspettare ancor,
vieni adesso finché è primavera.

venerdì 17 ottobre 2008

Il pessimismo della ragione



in fondo un pessimista è un ottimista informato.

parlavo ieri sera a ruota libera con un mio amico della situazione, di quanto ritenessimo assurdo e incomprensibile che a fronte di iniziative o inesistenti o deleterie ad opera della cricca al governo, con una situazione economica da canna del gas (se solo ce l'avessimo, il gas) comunque nei sondaggi si incrementasse l'apprezzamento. e ci dicevamo della realtà percepita, delle masse analfabete indottrinate dai microtg delle varie reti televisive in mano a questi gaglioffi, del lavaggio cerebrale delle isole dei famosi, delle pubblicità, dei desideri indotti, del capitalismo e del consumismo che parlano agevolmente alla pancia delle persone, di quanto invece sia impegnativo informarsi, capire, agire, decidere, criticare e quindi di quanto sia contronatura un approccio faticoso alle cose. e fin qui, tutto abbastanza chiaro; in soldoni chi è informato non può, se non per convenienza o malafede, sposare e appoggiare un governo dove o ci sono degli incompetenti totali (gasparri ? gli affidereste un orto di 2 metri quadri coltivato a patate ? io no, figuriamoci un ministero) o degli yes man sdraiati a tappetino o, anche , dei pregiudicati, degli inquisiti, dei collusi. tutti guidati dal portatore insano di conflitti di interessi più spaventosi che si siano mai visti al mondo.

bene, tutto chiaro. ma allora uno si dice : bene, che fare ? se non si vuole deprimersi e basta, che sbocchi ci sono ? io francamente ho pensato che la situazione sia messa male. accenno al fatto che costituzionalmente il pensiero di sinistra, progressista, sia diviso, non monolitico. è parte integrante del suo dna, proprio perchè aperto al dubbio, alla discussione. ovviamente parlo del pensiero dialettico, non dell'applicazione totalitaria dei socialismi reali, anche se... ma ne parliamo dopo. accenno inoltre al fatto che il socialismo è stata una corrente filosofica nata come reazione al capitalismo industriale e che, quindi, è sempre strutturalmente un passo indietro rispetto ai movimenti agili e veloci di uno squalo non impedito da impacci etici ma spronato solo da appetiti e profitti.

un discorso tira l'altro. ho pensato : cosa spinge se non ad una rivoluzione comunque ad un cambiamento ? una insoddisfazione di base, una elite progressista illuminata, un progetto ed una utopia. teoricamente avremmo tutto questo.
ma intanto la casta non è più quella elite nobiliare ottocentesca, ma la casta si è diffusa a tutti i ceti sociali. caste come i dipendenti pubblici, i sindacalisti, i commercianti. ognuno ha i suoi privilegi da difendere. la lotta di classe, oggi, ha poche applicazioni plausibili. la lotta sarebbe più articolata, il nemico poco identificabile, tanto è vero che il nemico lo hanno fatto diventare quello più riconoscibile : l'emarginato, il nero, il rumeno, il cinese. e la lotta è diventata interclassista, dove i sottoproletari carne morta per la camorra di casal di principe
se la prendono con la carne morta nigeriana. una bella confusione. indotta, sia chiaro. e quindi la spinta della insoddisfazione ce la siamo giocata.
una elite intellettuale ci sarebbe anche. il progetto pure.
ma c'è una prima contraddizione : se le cose le ignoro non mi rendo conto di cosa posso fare, ho solo l'incazzatura, posso solo accodarmi a qualcuno che sventola un bandierone. ho quindi lo spazio per una utopia, ovvero una idea da accettare fideisticamente, senza agganci con la realtà. ma cosi si perpetua una massa amorfa, senza opinione, carne da macello. oggi la tiri di qua, domani di la.
ma se le cose le sai, sai anche che intanto come sistema paese non conti un cazzo, per cui non hai risorse materiali cui attingere e non hai potere di intervento su quei macro meccanismi economici che, univocamente, la tua vita la infuenzano.
sai che sei perdente come sistemi di comunicazione di massa. sai che non avrai mai una compattezza bastevole per poter gestire il processo in modo coerente e continuativo. sai che per quanto non conscia, la massa è comunque disincantata per cui non hai una plausibile utopia da proporre, non hai un processo evolutivo da applicare. si è passati da un assolutismo manicheo di tipo clericale ad un nichilismo arrendevole, senza passare da una fase di relativismo costruttivo.
tanto è vero che ci sono innumerevoli segnali di come la restaurazione voglia e debba passare attraverso un nuovo assolutismo, sia religioso che consumistico, senza dubbi, senza discussioni. molto formale e poco sostanziale. un bel pensiero forte, incarnato da poteri forti, da uomini forti, da un fascismo dolce. ci siamo fatti spaventare per anni da prospettive orwelliane, di violenze e totalitarismi di stampo prima imperialista poi sudamericano, quando alla fine il libro più profetico ed attuale era, vedi caso, il mondo nuovo di huxley, con una ipnopedia che tanto assomiglia a quella scatola magica che troneggia nei salotti di tutto il mondo, la televisione. e quindi la domanda iniziale è rimasta tale. sapendo mi incazzo, sapendo so cosa si dovrebbe fare, sapendo so che non è possibile farlo, la conoscenza è arma che impugno ma che mi uccide. l'impegno è un tango glaciale, con l'occhio sbarrato in un vuoto lucidamente privo di illusioni.

mercoledì 15 ottobre 2008

Un Uomo



C'era un uomo che contemplava il suo ombelico; aveva sempre trovato comodo e piacevole farlo. Mai s'annoiava a mirare e rimirare quel nodo che tratteneva dentro di sè la vita. Quel nodo mirabile nella sua semplicità ed essenzialità era affascinante. Ogni volta trovava nelle piccole pieghe della sua stessa pelle itinerari fantastici. E quest'uomo mai e mai e mai smetteva di studiarlo, giorno dopo giorno. E accanto a lui passavano giorni e soli e nubi e cavalli e morti ed eserciti e greggi e feste e belve e stelle, ma nulla lo distraeva e mai alzava lo sguardo. Ma venne un giorno in cui una farfalla multicolore si posò sul suo ventre, sul suo ombelico. Impercettibilmente l'uomo inarcò un sopracciglio, turbato da questa visione, da questo corpo estraneo che gli chiudeva lo sguardo. Dopo un primo disappunto comunque cominciò ad osservare questo animaletto che lievemente sbatteva le ali, fermo. E notò per primi i suoi colori smaglianti, i disegni che arabescavano le sue ali, i minuziosi peli delle zampette, le lunghe antenne e quella esile proboscide che la farfalla srotolava e riarrotolava saggiando il sapore di quel liscio fiore rosato. Pian piano la sua mente si perse in quel caleidoscopio fremente di vita, così fragile, così complesso, così lieve ma forte, e un sorriso increspò il viso dell'uomo. E il tempo passava. E venne un leggero vento e forse un profumo di fiori o forse quel fiore di carne non saziava l'appetito della farfalla, fatto si è che con un battito di quelle ali sgargianti si inerpicò nell'aria e dolcemente scivolò via, di lato, fino a scomparire. L'uomo ristette perplesso, esitando se alzare lo sguardo, se seguire nel volo quella scaglia di vita. Ma il turbine di carne accolse ancora i suoi occhi, e continuò a intessere la trama nella visione del suo bottone. Un velo leggero inumidì i suoi occhi. E tornarono a scorrere le acque del fiume che lentamente lo sommersero, facendolo scomparire.

martedì 14 ottobre 2008

Boum


Boum !
di Charles Trenet

La pendule fait tic-tac-tic-tic
Les oiseaux du lac pic-pac-pic-pic
Glou-glou-glou font tous les dindons
Et la jolie cloche ding-dang-dong

Mais... boum!
Quand notre coeur fait boum
Tout avec lui dit boum
Et c'est l'amour qui s'éveille

Boum!
Il chante «Love in Bloom»
Au rythme de ce boum
Qui redit boum à l'oreille

Tout a changé depuis hier et la rue
A des yeux qui regardent aux fenêtres
Y'a du lilas et y'a des mains tendues
Sur la mer le soleil va paraître

[ Find more Lyrics at www.mp3lyrics.org/BW8 ]
Boum!
L'astre du jour fait boum
Tout avec lui dit boum
Quand notre coeur fait boum-boum

Le vent dans les bois fait hou-hou
La biche aux abois fait mê-ê-ê
La vaisselle cassée fait fric-fric-frac
Et les pieds mouillés
font flic-flic-flac

Mais... boum!
Quand notre coeur fait boum
Tout avec lui dit boum
L'oiseau dit boum, c'est l'orage

Boum!
L'éclair qui, lui, fait boum
Et le bon Dieu dit boum
Dans son fauteuil de nuages

Car mon amour est plus vif que l'éclair
Plus léger qu'un oiseau, qu'une abeille
Et s'il fait boum, s'il
se met en colère
Il entraîne avec lui des merveilles

Boum!
Le monde entier fait boum
Tout avec lui dit boum
Quand notre coeur fait boum-boum

Passatempi


UNIRE TUTTI I PUNTI.
A CASO.
NON APPARIRA' NIENTE.

lunedì 13 ottobre 2008

Indiscipline



Indiscipline

I do remember one thing.
It took hours and hours but..
by the time I was done with it,
I was so involved, I didn't know what to think.
I carried it around with me for days and days..
playing little games
like not looking at it for a whole day
and then.. looking at it.
to see if I still liked it.
I did.

I repeat myself when under stress.
I repeat myself when under stress.
I repeat myself when under stress.
I repeat myself when under stress.
I repeat..
The more I look at it,
the more I like it.
I do think it's good.
The fact is..
no matter how closely I study it,
no matter how I take it apart,
no matter how I break it down,
It remains consistant.
I wish you were here to see it.

I like it.

villanella di cenerentola

la villanella di cenerentola

Chi nasce annuda e chi nasce 'ncammisa.
I' ca nascette annuda e senza niente,
aspetto ca pe' me cagna lu viento.
Chi nasce cane e chi nascette gatta.
I' ca nascette gatta e no canillo,
aspetto 'e m''o 'ncappa' nu suricillo.
Chi 'a tene 'argiento e chi la tene d'oro
la cajulella pe' 'ncappa' 'o palummo,
e forse io sola 'a tenarraggio 'e chiummo.
Chi nasce 'ncunia e chi nasce martiello.
Si 'stu martiello 'ncasa e nun m'apprezza,
pure vene lu juorno ca se spezza.
Chi nasce janco e chi niro gravone.
I' mò gravone so' ma te n'adduone,
lu juorno ca m'appicciarraggio bbuono.

una fiat palio targata PO


tornavo a casa da un ora di bici , fisicamente tonico e con gli emerson lake and palmer nelle orecchie, quando ho sentito una macchina dietro di me che esitava nel superarmi, rallentando, e facendolo solo in piena sicurezza. gettavo uno sguardo dentro cogliendo in un lampo una famiglia lui sovrappeso stempiato con basette occhiali montatura nera, lei credo sul cotonato rossiccio figlio dietro attaccato ai poggiatesta come di condannato in gabbia. in lieve accelerazione hanno proseguito, nella loro fiat palio, targata PO, e mi davano l'idea di essere reduci dallo scrutare vetrine di centri commerciali. uno scrutare fine a se stesso. in attesa di rientrare a casa sulla loro fiat palio, tristemente targata PO.

sabato 11 ottobre 2008


se tu cammini per strada su un sentiero di sassolini, non puoi metterti a guardare ogni singolo sasso, studiandone forma, colore, composizione. non cammineresti più. e non conosceresti la strada, ma solo un limitato numero di elementi. simile è il discorso per la conoscenza e dell'informazione. un sistema aperto come quello dove viviamo lastrica la strada di infinitesimali notizie, come ghiaia. gli eventi sono oltretutto in massima parte complessi. l'altra sera dopo 2 ore di trasmissione, mi è stato chiaro cosa è successo relativamente a l'affaire cuffaro, con i corvi del tribunale, le spie, i pedinamenti. ed è una cosa infinitesimale. ma ci son volute 2 ore di trasmissione. e di parte, oltretutto. era stata sposata una tesi, una interpretazione; se avessimo dovuto dare spazio ad un contraddittorio saremmo ancora li. e quindi, figuriamoci capire, per esempio, quali siano le cause, gli effetti e le contromisure da prendere in occasione di questa crisi finanziaria, per esempio. certo, si può dire che un presidente del consiglio che si metta a dire comprate questo o quello è ridicolo e demenziale, se non da delinquenti. ma oltre non si va. insomma, aperti come siamo a questi canali di comunicazione di massa è come fossimo seduti in un treno che corre in un lungo oscuro tunnel dove vengono proiettate velocemente delle fotografie sulle pareti, che scompaiono subito. e che quindi ci influenzano superficialmente come informazione ma profondamente come emotività, perchè sono strutturate apposta in quel modo, che ci colpiscano, che facciano si che si leggano le notizie per vendere il giornale, il sito, la pubblicità. ma in fondo cosa capiamo ? realmente ? niente. e per questo, ripeto, non esiste una pubblica opinione in un paese dove la sola informazione è quella di massa, che schizza come un sasso piatto sulle onde del mare, inabissandosi dopo tanti rimbalzi quanti in proporzione la notizia era interessante. esiste altresì l'immaginario collettivo, fatto di rumeni violentatori, di mamme che vendono i bambini, di clandestini che sbarcano, di manager miliardari, di puttanone televisive, di calciatori, di vigili stronzi, di scuole allagate. un carosello di immagini che comunque non informano ma che ci fanno decidere a volte (spesso) solo sull'onda emozionale. niente conoscenza, quindi, o cultura, o crtica, o approfondimento, dove tutto e il suo contrario hanno la stessa dignità, una dignità data dall'inconsistenza e dalla opinabilità. e non trovo libertà in questo, non trovo scelta, ricchezza, ma solo un sistema facilmente manovrabile non con la produzione, ma con il filtro, l'evidenziazione delle notizie. e non vedo francamente come se ne possa venire fuori, posto che poi me ne freghi alla fine qualcosa. perchè ti puoi incazzare, offendere, te la puoi prendere, ti puoi sentire vilipeso, ma alla fine quello che ti prende è lo sconforto, e di fare l'acchiappafantasmi alla fine ti viene a noia. e ti dici beh, e che la barca affondi, sono solo un misero sorcio in fondo alla stiva, cosa vi aspettate da me ? cosa mi aspetto da me stesso ? io un po' le orecchie e gli occhi me li tappo, mi sa, vorrei vivermi gli affetti che ho, i piccoli miei piaceri, le mie minuscole assenze di dolore, quando capitano.

martedì 7 ottobre 2008

veniamo da lontano



è recente notizia un commento di Elio Vito, ministro per i rapporti col parlamento, di volere reinterpretare le funzioni del parlamento, da prevalentemente legislativo a tendenzialmente di indirizzo e controllo.

come dire, il governo blindato legifera a decreti mentre i parlamentari cazzeggiano senza costrutto. lavori in corso. e non rompeteci i coglioni.

visto che questo nostro paese si ricorda solo la formazione della nazionale di italia germania 4 a 3 (burgnich, facchetti...) diamo una rinfrescatina alla memoria :

Piano di Rinascita Democratica

1) La nascita di due partiti "l'uno, sulla sinistra (a cavallo fra PSI-PSDI-PRI-
Liberali di sinistra e DC di sinistra), e l'altra sulla destra (a cavallo fra DC
conservatori, liberali e democratici della Destra Nazionale)." allo scopo di
semplificare il panorama politico
2) Controllo dei media. Il piano prevedeva il controllo di quotidiani e la liberalizzazione delle emittenti televisive
3) ripartizione di fatto, di competenze fra le due Camere (vedi poi il progetto Bicamerale del 1997
4) Riduzione del numero dei parlamentari
5) Abolizione delle province.

per la magistratura :

1) la responsabilità civile (per colpa) dei magistrati;
2) la normativa per l'accesso in carriera (esami psico-attitudinali preliminari).
ricordate vero chi dette dei pazzi ai magistrati ?
3) riforma del Consiglio Superiore della Magistratura che deve essere responsabile verso il Parlamento

alcuni appartenenti alla loggia coperta P2 :

magg. Giuseppe Aleffi, noto "Pino" (Pisa, 762) (comandò nuclei SIOS di Marisardegna e Camen, ex deputato di Forza Italia
dott. Silvio Berlusconi (Milano, 625)
amm. Gino Birindelli (Roma, 130) (ex segretario di Democrazia Nazionale, nata da una costola del Msi)
on. Giulio Caradonna (Roma, 909) (ex deputato MSI, non ha aderito ad AN per contrasti con Gianfranco Fini)
on. Fabrizio Cicchitto (Roma, 945) (Capogruppo alla Camera del Popolo delle Libertà)
dott. Antonio D'Ali Staiti (Trapani, 303) (proprietario di Banca Sicula e zio di Antonio D'Alì jr, senatore di Forza Italia)
on. Massimo De Carolis (Milano, 624) (Forza Italia, ex presidente del consiglio comunale di Milano, incarico lasciato per contrasti con l'allora sindaco Gabriele Albertini)
Massimo Donelli (Napoli, 921) (attuale direttore di Canale 5)
dott. Publio Fiori (Roma, 646) (Ministro dei Trasporti nel Governo Berlusconi I. Co-fondatore di Alleanza nazionale)
dott. Giovanni Marras (Cagliari,737) (ex deputato Forza Italia)
dott. Gustavo Selva (Roma, 623) (ai tempi dello scandalo europarlamentare per la Democrazia Cristiana, ex direttore del GR2, poi deputato di Alleanza Nazionale e senatore di Forza Italia)

questi sono gli iscritti "eccellenti" ma, e non penso di eccedere in faziosità, se potessimo sapere utti gli altri iscritti alla loggia dove militano ora e cosa fanno, ci metteremmo a ridere.

questi stanno arrotando i coltelli da mo', per questo non bisogna fermarsi alle macchiette del nano pelato o del gasparri che sbava. questi son pericolosi.

venerdì 3 ottobre 2008

lorenzo dove sei ? (*)


i gazzettieri del nano sono ormai anni che evidenziano fenomeni come bullismo, filmati di professori su yourube che fumano, bande di giovani delinquenti che devastano scuole, mani nelle mutande delle professoresse. e così, nell'immaginario collettivo ( giacchè di opinione pubblica, purtroppo, in italia non si può parlare)
si è radicata l'dea di un generale sfascio delle scuole, responsabili ovviamente gli addetti ai lavori, non certo la stragrande maggioranza dei genitori sempre più assenti che, anzi, son pronti a intentare cause contro chiunque cerchi di far rispettare regole ( presente il proliferare delle cause per abuso di mezzi di correzione ?)
a questo punto, ben cotto il brodo, al decerebrato venuto su a rete4 (larga fetta purtroppo del senescente popolo italiano) viene sventolata la possibilità, totalmente illogica, quasi che dalla forma si potesse per meccanismo magico risalire alla sostanza, di una restaurazione di un mondo scolastico fatto di bidelli sapienti, maestrine con la penna rossa, bambini in grembiulino e franti messi nell'angolo con il cappello d'asino. mondo che : 1) non è mai esistito se non in una letteratura social-borghese di primo novecento ( De Amicis) e riproposto agiograficamente nelle pubblicità delle merendine, vero specchio di una italia onirica dove i disperati allo sbando non possono far altro che riferire le proprie speranze ed i propri sogni allucinati 2) mondo nel quale nessuno, anche qualora fosse possibile instaurare come viene proposto,vorrebbe MAI vivere in prima persona, con le bacchettate sulle dita e i geloni, ma che magicamente si accollerebbe tutte quelle procedure totalmente formali e non sostanziali di gestione della formazione culturale e morale di queste bande indistinte e incomprensibili di mostri sconosciuti
che sono i ragazzini di oggi, liberando da questo peso una larghissima fascia di genitori che oltre all'acquisto di una baby sitter della nintendo non sanno come interagire con i suddetti alieni. genitori che, va ammesso, son venuti su nel vuoto arraffazzonato , gruppettaro, casinista e velleitario di una scuola fine anni 70 dove le spinte di autonomia culturale e di dimpegno si erano definitivamente stemperate ed arenate sulla battigia di una pigrizia generalizzata. anche la sinistra paga per la mancanza di basi culturali e di impegno, va detto.

a questo punto passa benissimo un progetto quale quello della Gelmini che, va chiarito, preesistente all'insediamento del governo; progetto che riunisce in sè alcune linee guida fondamentali della destra bottegaia che abbiamo : dirottare i servizi essenziali in mani private, aprendo le porte a lucrosi contratti di collaborazione esterna, appalti quali quelli delle cliniche private convenzionate. strutture che attiverebbero flussi di denaro ben controllabili in quanto non pubblici
dove infilare le mani senza dover rendere conto a nessuno. una sostanziale riduzione dei dipendenti pubblici onerosi che potrebbero, con tipologie contrattuali molto meno garantiste, essere assorbite dalle suddette strutture parascolastiche integrative. lasciare la scuola ( ma perchè non la sanità, i trasporti, la sicurezza e giù a cascata) ad una logica imprenditoriale dove lo spazio per la qualità viene riservato solo a chi paga, e per gli altri servizi essenziali di sussistenza, di basso valore e qualità. servizi buoni quindi riservati ad una élite ed al popolo anestetizzato l'accesso a classi di 30 e passa ragazzi, con alunni senza sostegno, il maestro sempre meno motivato per produrre masse impreparate ottime per rimpolpare call center a contratti capestro e senza alcuna preparazione utile, che so, a capire e interpretare le cose che succedono; ricattabili socialmente, quindi , e politicamente inoffensivi. un bel progettino di fascismo morbido e populista che ben si modella sul nostro paese da sempre ben disposto verso soluzioni di questo tipo. un bel progettino che, del resto, ben si ritrova in quelle linee guida del famoso piano di rinascita redatto a castiglion fibocchi da quella allegra congrega di cui il nano dell'inizio faceva parte. ed il cerchio si chiude.

(*) don lorenzo milani

martedì 30 settembre 2008

le nuove crociate


non tutti leggono il giornale on line, per cui aggiungo al novero i miei 3/4 lettori.
tra le lettere al direttore di repubblica di oggi viene pubblicata la seguente lettera :

"Preg. mo Direttore
l'anno scorso a quarto mese di gravidanza inoltrato, è stata diagnosticata una trisomia 18 a carico del feto, patologia cromosomica incompatibile con la vita (o con una vita che porsa dirsi tale). Pur con il dolore che tale scelta comporta, io e mio marito abbiamo deciso di ricorrere all'aborto terapeutico, manifestando la nostra determinazione al prestigioso ente ospedaliero che aveva seguito il decorso della gravidanza. Con la serenità che appartiene ai giusti, la mia ginecologa mi ha comunicato che non avrebbe effettuato l'intervento, essendo obiettore di coscienza. Ho semplicemente chiesto di poter effettuare l'intervento in quella clinica, indipendentemente dal personale che l'avrebbe compiuto. Mi è stato chiarito che non era possibile perché l'intera struttura era obiettore di coscienza. Quando ho obiettato che ciò non era possibile perché contrario alla legge, disponendo la famosa (famigerata?) L.194/78, art. 9, che. "gli enti ospedalieri sono tenuti in ogni caso ad assicurare l'effettuazione degli interventi di interruzione di gravidanza, anche attraverso la mobilità del personale" sono stata accompagnata all'uscita, con fermezza, scortata da compassionevoli suorine, a conforto della mia anima dannata.
A nulla è servito insistere che non mi trovavo in una struttura privata, confessionale, ma in un ente pubblico che, percependo i soldi dallo Stato, non poteva disattendere le leggi di quello stesso Stato.
Mi sono rivolta a svariate strutture pubbliche romane, ricevendo altrettanti rifiuti, sino a che ho subito l'intervento nell'apposito reparto di un policlinico, in un sottoscala raggiungibile unicamente da una scala antincendio, nell'assoluta desolazione di muri scrostati, tubi a vista, letti di ferro, dove, insieme ad altre 16 ragazze, in sole 4 ore, ho sfilato sul lettino ospedaliero come quarti di manzo in una macelleria sudamericana. Ho denunciato l'operato del primo ospedale alla Procura e al Tribunale del Malato, ma tutto tace. Nessun reato ravvisato o ravvisabile e nemmeno un po' di vergogna. Non ho denunciato il secondo ente, perché non vorrei che qualche zelante paladino, in nome della mia dignità, si affretti a far chiudere uno dei pochi ospedali che, a Roma, effettua aborti legali.
Con profonda stima, i miei saluti. E un'arruffata a Max.
P. S. L'ospedale così "pio" è il Fatebenefratelli dell'Isola Tiberina. Così, magari, mi denunciano per diffamazione e finalmente riusciamo ad incontrarci in un'aula di Tribunale. "

c'è poco da commentare. ma c'è da riflettere. come nel vuoto pneumatico questi delinquenti, queste sanguisughe ( perchè i soldi li prendono da noi, dallo stato...)
si allargano, occupano posizioni e impongono le loro convinzioni vigliaccamente, sulla pelle degli altri. e come a questi sappiamo bene chi tiene bordone e chi spinge per la privatizzazione di ogni servizio pubblico. e chi avrà i soldi andrà dai cucchiai di platino, e chi avrà i soldi non manderà i figli nelle scuole bombardate con il maestro unico, ma li manderà coi figli di silvio alle steineriane. a pagamento. perchè ricordiamoci chi sono questi. sono i padroni, sono gli inquinatori, sono quelli che sul sangue e sudore della gente si arricchisce. incazziamoci,porca miseria.

lunedì 29 settembre 2008

brividi


sono appena rientrato da 2 ore e mezzo di concerto in piazza. un bel concerto gratuito di daniele silvestri. in effetti non ero nemmeno convintissimo di andarci, ma ci voleva andare mia figlia, non esco mai di casa, cominciavo a puzzare un po' di formaldeide e in fondo cazzo era gratis okkei andiamo. raggiungiamo la piazza una decina di minuti prima dell'inizio. culo vuole che di fronte a me ci sia evidentemente un congresso di nani, vedo il palco, vedo bene, saro' a 50 metri ma anche meno, quindo va bene. con eccezionale puntualità comincia il concerto. è l'ultimo della stagione, e forse sarà per quello ma si sente più energia. non è uno dei concerti della stagione, è l'ultimo. e l'ultimo e il primo sono cose a sè stanti. ma l'ultimo, ehhh l'ultimo potrebbe portare in sè la stanchezza, la ripetitività forse anche la noia. ma quelli sono più del penultimo, credo. l'ultimo mi sa che porta l'affiatamento, la voglia, sapere che il giorno dopo si smonta tutti a casa e perciò cazzo stasera ce la mettiamo tutta. e ce l'hanno messa, perdio se ce l'hanno messa. ascolto Sonorità Sorprendentemenre pSichedeliche ma non solo. è il daniele silvestri che conosciamo; bravo simpatico allegro ma anche intelligente, cabarettistico ma musicista, e chitarrista con le palline direi. certo non un funambolo ma se c'è da spremere le cinque corde le spreme e benino. molta energia, a palla. un casino di percussioni, bei timbri, sonorità che ti pigliano lo stomaco. salirò, all'inizio, sembra pura disco, di quella pesa a 10mila bpm bella ossessiva.
insomma il concerto va, procede, sale e s'abbassa, non c'è che dire, le canzoni dal vivo sono polpose, zuccherine. e nonostante il freddino e l'umido ci si scalda, e si scaldano anche sul palco. veramente un bel concerto. ballo e mi dimeno, facendo vergognare mia figlia che cerca di farmi stare fermo e di non farmi cantare. e chi glielo spiega che suo padre, nemmeno poi così convenzionale, è stato in piedi sulle poltroncine di un teatro a saltare urlando e mandando affanculo una fila di punk mentre siouxsie cantava e questi dicevano di stare a sedere ? e chi glielo dice dei concerti cannato totale cui ha assistito ? dei serivizi d'ordine, delle sgattaiolate dietro il palco... vabbè, ricordi. insomma bene, tutto bene. ma alla fine, epporcamiseria alla fine si sapeva si voleva, s'aspettava si evocava si pregava e l'abbiamo avuta, dopo una straziante e acida "Aria" parte, parte lei, parte Cohiba e puttana miseria allora quando c'è quel cazzo di ritornello che fa adelante venceremos o victoria o muerte e centinaia di persone col pugno alzato che la urlano, non la cantano no, e chi canta una cosa del genere non si canta una cosa così si urla, si urla da dentro le ossa, si urla dai campi e dalle officine, si urla da dentro il cuore quel cazzo di venceremos e non importa, adesso la depressione, la stagnazione, la deflazione fanno posto ad rombo di tuono ed una incazzatura che per la miseria ma dov'è tutti i giorni questa rabbia, questa gioia, questa speranza e tiriamola fuori e leviamoceli dai piedi questi schifidi perchè non sarà vero, non ce la faremo, non abbiamo più le braccia la gola le gambe il fegato per vincere, ma qualcuno lo farà, qualcuno vincerà perchè non è possibile assopirsi in questo pollaio addomesticato e non dico la muerte ma qualche sbucciatura forse la merita, una cazzo di ribellione.

venerdì 26 settembre 2008

datemi una zappa che mi taglio le vene

Ci sono momenti in cui fare il pastore sulle cime della majella diventa una alternativa ghiotta.

Non vi chiedo di capire, che è impossibile, ma guardate voi la regola circa la possibilità di cambiare o meno qualcosa su un biglietto aereo che costa 3000 euro, non una cazzata.

16.PENALTIES
CANCELLATIONS

CANCELLATIONS PERMITTED.
NOTE - TEXT BELOW NOT VALIDATED FOR AUTOPRICING.
1. FARES ON A TICKET FROM DIFFERENT RULES WITH THE
SAME OR DIFFERENT CANCELLATION FEES
-APPLY THE HIGHEST FEE OF THE CANCELLED
ITINERARY THEN REFUND ANY REFUNDABLE FARES AND
THE NON-REFUNDABLE FARE AMOUNT WILL BE‡
MD«
RETURNED TO A NON-REFUNDABLE VOUCHER FOR ‡
TRAVEL GOVERNED BY DL ONLY.
2. ILLNESS/DEATH WAIVER MUST BE SUBSTANTIATED BY
A VALID MEDICAL/DEATH CERTIFICATE
3. CANCELLATION FEE DOES NOT APPLY TO INFANTS
UNDER 2 NOT OCCUPYING A SEAT.
PER TICKET CHARGE FOR LOST TICKET APPLICATION IS
USD 100.00/CAD 146.00


NOTE - TEXT BELOW NOT VALIDATED FOR AUTOPRICING.
-ALL TICKETS MUST BE REISSUED
-CHANGES RESULTING IN A HIGHER FARE MUST BE ADD
COLLECTED AT THE TIME OF REISSUE
-IF THE CHANGE RESULTS IN A LOWER FARE THE
DIFFERENCE MAY BE REFUNDED TO THE ORIGINAL FORM
OF PAYMENT WITHOUT CANCELLATION FEE
-MUST COMPLETE TRAVEL BY 1 YEAR FROM THE DATE OF
COMMENCEMENT OF TRAVEL ‡
MD«
-FARES IN DIFFERENT RULES WITH THE SAME OR ‡
DIFFERENT CHANGE FEES - APPLY THE HIGHEST FEE OF
ANY CHANGED FARE COMPONENT ON THE TICKET
-THE CHANGE FEE OR ITS EQUIVALENT WILL BE
CONVERTED AT THE BANK RATE AT TIME OF REISSUE
.
TICKET UPGRADE PROCEDURES
FULL AMOUNT PAID FOR ORIGINAL TICKET MAY BE
APPLIED TOWARDS PURCHASE OF ANOTHER TICKET UPON
PAYMENT OF ANY DIFFERENCE BETWEEN THE ORIGINAL
TICKET AND FARE FOR THE RECALCULATED TICKET.
.
TICKET DOWNGRADE PROCEDURES
PASSENGERS DOWNGRADING FARES MUST KEEP THE
ORIGINALLY BOOKED ITINERARY-NO CHANGE TO DATE/
TIME/ORIGIN OR DESTINATION. ALL RULE PROVISIONS
OF THE NEW FARE MUST BE MET INCLUDING ADVANCE
PURCHASE/MIN STAY/MAX STAY/SEASONALITY/ETC.
. ‡
MD«
TICKET REISSUE PROCEDURES ‡
1. CHANGES TO OUTBOUND PORTION OF UNUSED TICKETS
A. ISSUE A NEW TICKET - CANCEL AND START OVER
B. MUST USE CURRENT FARES AND IROE WHERE APPL
C. VERIFY ALL RULES
D. VALUE OF ORIGINAL TICKET MAY BE APPLIED
TOWARDS THE PURCHASE OF A NEW TICKET
2. CHANGES TO CONTINUING/RETURN OF UNUSED TICKETS
A. ATTEMPT TO KEEP THE FARES AS TICKETED
-CANNOT CHANGE ORIGIN/DESTINATION OF ANY FARE
COMPONENT
-MUST BE ABLE TO KEEP THE ORIGINAL FARES AS
TICKETED FOR ALL FARE COMPONENTS
-USE HISTORICAL FARES IN EFFECT ON THE DATE OF
THE ORIGINAL TICKET ISSUE
-ALL OTHER RULE DATA MUST BE VERIFIED
B. REPRICE KEEPING OUTBOUND FARES AND REPLACING
CONTINUING/RETURN FARE COMPONENTS USING
HISTORICAL FARES AND MODIFIED ADVANCE ‡
MD«
PURCHASE ‡
-CANNOT CHANGE ORIGIN/DESTINATION OF THE FIRST
FARE COMPONENT
-USE HISTORICAL FARES IN EFFECT ON THE DATE
OF THE ORIGINAL TICKET ISSUE
-MODIFIED ADVANCE PURCHASE
DETERMINE THE APPLICABLE ADVANCE PURCHASE BY
CALCULATING THE NUMBER OF DAYS BETWEEN THE
ORIGINAL TICKET ISSUE DATE AND THE DATE OF
DEPARTURE OF THE FIRST FLIGHT SEGMENT. THE
ADVANCE PURCHASE OF ANY REPLACEMENT FARE
MUST BE EQUAL TO OR LESS THAN THIS NUMBER.
-ALL OTHER RULE DATA MUST BE VERIFIED
INCLUDING FARE COMBINABILITY
C. ISSUE NEW TICKET - CANCEL AND START OVER
-MUST USE CURRENT FARES//VERIFY ALL RULES
-VALUE OF ORIGINAL TICKET MAY BE APPLIED
TOWARDS THE PURCHASE OF A NEW TICKET.
3. CHANGES TO PARTIALLY USED TICKETS ‡
MD«
A. ATTEMPT TO KEEP THE FARES AS TICKETED ‡
-CANNOT CHANGE ORIGIN/DESTINATION OF ANY FARE
COMPONENT
-USE HISTORICAL FARES IN EFFECT ON THE DATE OF
THE ORIGINAL TICKET ISSUE
-ALL OTHER RULE DATA MUST BE VERIFIED
INCLUDING FARE COMBINABILITY
B. REPRICE KEEPING FARES FOR FLOWN FARE
COMPONENTS AND REPLACE FARES FOR UNFLOWN FARE
COMPONENTS USING HISTORICAL FARES
-MAY CHANGE ORIGIN/DESTINATION ON ANY FARE
COMPONENT
-USE HISTORICAL FARES IN EFFECT ON THE DATE OF
THE ORIGINAL TICKET ISSUE AND MODIFIED
ADVANCED PURCHASE.
-ALL OTHER RULE DATA MUST BE VERIFIED
INCLUDING FARE COMBINABILITY.
-WHEN COMBINED WITH NONREF FARES - REPLACEMENT
FARES FOR UNFLOWN FARE COMPONENTS MUST BE OF ‡
MD«
EQUAL OR HIGHER VALUE/BOOKING CLASS AND FARE ‡
TYPE THAN ORIGINAL TKTD FARE
-USE BOOKING CLASS HIERARCHY BELOW WHEN
REPLACING FARES FOR UNFLOWN FARE COMPONENTS
ECONOMY CLASS - Y B M H Q K L U T
BUSINESS CLASS - J C D I
FIRST CLASS - F A
C. REPLACE FARES FOR FLOWN AND UNFLOWN FARE
COMPONENTS WITH HISTORICAL FARES
-MAY CHANGE ORIGIN/DESTINATION OF ANY FARE
COMPONENT
-USE HISTORICAL FARES IN EFFECT ON THE DATE OF
THE ORIGINAL TICKET ISSUE
-ALL THE OTHER RULE DATA MUST BE VERIFIED
INCLUDING FARE COMBINABILITY
-REPLACEMENT FARES FOR FLOWN AND UNFLOWN
FARE COMPONENTS MUST BE EQUAL OR HIGHER
VALUE/BOOKING CLASS AND FARE TYPE THAN
THE ORIGINAL TICKETED FARE ‡
MD«
-USE BOOKING CLASS HIERARCHY AS FOLLOWS WHEN ‡
REPLACING FARES FOR FLOWN AND UNFLOWN
FARE COMPONENTS
ECONOMY CLASS - Y B M H Q K L U T
BUSINESS CLASS - J C D I
FIRST CLASS - F A
D. ISSUE A NEW TICKET
-MAY USE VALUE OF ORIGINAL TICKET TOWARD THE
PURCHASE OF A NEW TICKET
-VALIDATE ALL RULES
-IF ANY RESIDUAL VALUE IN THE ORIGINAL TICKET
IT MAY BE APPLIED TOWARDS PURCHASE OF A NEW
TICKET

Considerate che in 3, esperienza totale di circa 80 anni di lavoro tra tutti, non abbiamo capito un cazzo.

Questo è un classico caso di post inutile ma liberatorio.

giovedì 25 settembre 2008

il buio oltre la lavagna


spigolature dalla cronaca :

SCUOLA & GIOVANI
Palermo, insegnante di terza media picchiata da alcuni studenti

PALERMO - Una professoressa della scuola media "Giulio Bonfiglio", in via Imera a Palermo, è stata aggredita da alcuni studenti di terza media. L'insegnante è andata al pronto soccorso e si è fatta medicare. Indaga la polizia di Stato.
(25 settembre 2008)

alla luce della recente sentenza, la sciagurata professoressa non ha potuto nemmeno urlare a questi giovanotti " brutti rottinculo, vi boccio !!" in quanto poi sarebbe sicuramente stata denunciata (e condannata) da qualche zelante ammaestratore di cavilli. prevedo anche che questi novelli boxeurs de femme saranno contenti per la riforma gelmini. il maestro unico si picchia meglio, se è da solo.

mercoledì 24 settembre 2008

premere il tasto 1

da non molto tempo si è affacciata sulle radiofrequenze una nuova emittente, Virgin Radio. devo dire un ingresso interessante. poco spazio alle chiacchiere, qualche rubrica veloce, 2 notizie flash e, sopratutto, tanta tanta musica. e di buon livello. ma molto buon livello. attingono alla sterminata discoteca della Virgin Records, etichetta per la quale hanno inciso delle bestioline niente male, dai Genesis a Mike Oldfield, Tangerine Dream, Gong, Hatfield and the North ma anche Ben Harper, Lenny Kravitz, i Devo, i Daft Punk, i Chem. Bro. etc etc. insomma tanta della musica eccellente prodotta, anche arrischiando scelte poco commerciali. consiglio l'ascolto, la media è soddisfacente. certo, ci sono pezzi in heavy rotation che sentirete spesso ma, come tappeto musicale, è valido. solo c'è da segnalare una pecca. una delle rubriche si chiama rock in translation. parafrasando il titolo del film lost in translation, hanno avuto la non peregrina idea di tradurre i testi di alcune delle canzoni più famose. per fare un esempio, poco fa è passata la traduzione di we are the power di patty smith. e non è una trovata sbagliata. fa piacere scoprire qualcosa cui magari non avevamo fatto caso. ma. c'è un ma. io non so se per parentele altolocate, se per debordante avvenenza o chissà quale altro motivo, quella che i testi li legge fa veramente veramente pena. ma molta. si chiama Sophie Eze, una moretta con una boccona dentuta e un bel sorriso.nella lettura mette la passione di un navigatore satellitare, l'enfasi di una segreteria automatica. interpreta i testi come un tacchino cloroformizzato. puo' tradurre la cosa più tragica come la più sguaiata con un tono tra il messianico e la venditrice di suonerie per cellulari, e il risultato è francamente orrido. un testo sulle sue labbra farebbe cascare le palle anche a chi non le avesse. porella, è così. la si sente anche in altre occasioni, più di basso profilo, nelle quali devo dire la cosa non si nota. ma per le traduzioni, mon dieu, vi prego, cercate qualcun altro ! a parte questo consiglio comunque di selezionarla sulla radio, o anche sul web, tra quelle frequenze che meritano.

lunedì 22 settembre 2008

prospettive

c'era iersera una bella trasmissione. il solito lucarelli, con blu notte (anche se ogni volta che lo vedo mi viene in mente la sua imitazione fatta da fabio de luigi..). ieri parlava del solito serial killer, almeno questa era l'impostazione usuale ma, con artificio retorico, veniva fuori subito che il killer altro non era che l'amianto. partendo da storie personali e risalendo per li rami si arrivava a dire che in italia, certificati e non caduti in prescrizione o tralasciati o sconosciuti etc etc , c'erano stati qualcosa come 2960 morti per malattie collegate all'amianto. fondamentalmente mesotelioma pleurico e asbestosi.
2960 morti. quanti quelli delle torri gemelle. ma i nostri nel silenzio più assordante. per capirsi, è dai primi anni 70 che sappiamo l'amianto essere pericoloso per la salute. ma per morti degli anni 80 ci sarà PROSSIMAMENTE una presumibile serie di rinvii a giudizio, da parte del procuratore guariniello (si quello del calcio drogato...) evidentemente un sano rompicoglioni, come ce ne vorrebbero tanti, in italia. il racconto, ovviamente, poneva l'accento sulle criminali resistenze da parte della proprietà della eternit a riconoscere il pericolo ed ad adottare contromisure tecniche per eliminare i rischi connessi alla lavorazione del prodotto. nella sua ovvietà ho cominciato a pensare a quante di queste vicende abbiano colpito il nostro paese. cito a caso : caso Stoppani caso Acna caso Seveso caso lago d'orta caso porto marghera
caso val di stava il caso pescara

e parliamo dei casi più eclatanti. ma casi di inquinamento, di devastazione del territorio, di alluvioni e smottamenti e frane causate da deforestazione, cementificazione, edilizia selvaggia non si contano più. centinaia di morti. migliaia di morti. un paese devastato. e tralascio le discariche abusive gestite dalla camorra, è vero, ma che nascono grazie alla ricerca di profitto di decine di fabbriche del nord che non fanno una piega quando a un decimo dei costi gli viene proposto lo smaltimento di materiali tossici. a me sembra questa, una vera non dico emergenza visto che tutto in italia è tale, per cui niente lo è, ma almeno un argomento da mettere al centro della discussione politica e sociale. ben più di tante altre. anche per capire che spesso il santo mercato e il santo capitalismo
forse non sono quella panacea pubblicizzata da tanti menti "libere". e a proposito di menti libere e di eroi del nostro tempo : http://it.wikipedia.org/wiki/Leonardo_Boff

venerdì 19 settembre 2008

nero in petto un cuore è fiorito

c'è grisi, c'è grossa grisi, direbbe Quelo.
E quando c'è grisi e non si sa dove guardare e dove sperare ci si aggira smarriti, incattiviti. pronti a piangere o picchiare. un nero per dei biscotti. un capellone per una sigaretta. un frocio perchè è frocio. ma se mi toccano là dov'è il mio debole, allora frigno, chiedo, esigo, mi aggrappo a quelli che in un paese civile sarebbero diritti, ma che da noi son sempre stati dati e fatti passare per privilegi. perchè non ci basta essere cittadini, ma vogliamo e preferiamo essere vassalli o valvassori, con sopra il conte e sotto la plebe. essere insomma una borghesia in grisaglie, dei capufficio. piccoli piccoli. ma i tempi son brutti. ai capufficio gli levano le scrivanie piccole e grandi, i brokers mettono le penne e le foto del dalmata nella scatola di cartone e vanno smarriti non sapendo fare altro che vendere favole agli sprovveduti ingordi che volevano rendite del 20%. e che nessuno pensi ad analogie tipo gatto e volpe, campo dei miracoli. a me gli speculatori, anche di basso profilo, inculati dai bond argentini han sempre fatto poca pena, come quelli che davano milioni alla premiata ditta wanna marchi & co.

c'è grisi, quindi, e non ci sono ammortizzatori etici, culturali, economici per sopportare, capire, rimediare. siamo allo sbando, allo sfacelo, in recessione.

chi ha in mano le redini minimizza, scarica le colpe. e mostra la corda. in questo circo barnum dove la percezione delle cose sta sostituendo sempre più la conoscenza delle cose, non trova altro che fare il possibile per fare assomigliare questa discarica in un mondo mulino bianco.

volevo fare un post ironico, sarcastico, sulla riforma della scuola fatta coi grembiulini neri, i voti espressi in numeri, la maestra unica, possibilmente zitella, emaciata ma arsa dentro dal fuoco dell'insegnamento.
volevo proporre la reintroduzione dei geloni alle mani dei bambini, dei colletti di trine, delle scarpe di vacchetta, dei tram a cavalli. volevo sottolineare quanto ridicola fosse questa impostazione a fronte di una complessità sociale e culturale che una sola maestra era inadatta a fronteggiare, saltando rocambolescamente da una branca dello scibile all'altro, lingue estere incluse.

volevo suggerire quanto si volesse introdurre un rovesciamento causa effetto, sperando che dall'autoritarismo (tipico della destra) si potesse passare all'autorevolezza. e quanto questo delegare ad una figura forte e indiscutibile fosse indice di una inadeguatezza da parte dei genitori a educare un mondo adolescente inselvatichito e, spesso, vuoto, violento, arrogante.

ma poi ho letto questo articolo che coglie il fenomeno, alle prime incomprensibile, di come a fronte di una plateale situazione di sfascio, il consenso verso il governo aumenti. come se si fosse imboccata una discesa a freni rotti, un cupio dissolvi, dove tanto peggio tanto meglio. di schizofrenica soddisfazione per le proprie palle tagliate. dove i dipendenti alitalia ridono e applaudono al fallimento della trattativa. dove i puttanieri votano chi, indossata la lunga veste nera da prete d'antan, ramazza le strade dalle puttane,e poi lo becca a contrattare, il puttaniere, e lo multa e lui dice " non li voto più !" ma come non li voti più ! ma glielo hai detto tu di farlo !

sempre di più vedo un mondo vissuto su due piani, su due livelli. con un sottile schermo fragile e trasparente, dove scorrono le immagini struggenti di un mondo che abbiamo perduto, che crediamo erroneamente di aver avuto, che non c'è mai stato, ma che SAPPIAMO di aver perduto. perchè abbiamo perduto la speranza di poterlo avere. e con un gioco strano di lenti e prismi e rimpianti e speranze e delusioni, quel futuro che non riusciamo a scorgere, a immaginare, a sperare, è diventato un passato perduto, un eden mitico, fatto anche di mastre, di grembiuli neri. ci rinchiudiamo da soli in un truman show, chiudendo gli occhi per non vedere i fondali posticci. e applaudiamo forte, sempre più forte, fino a stordirci.