domenica 30 novembre 2008

Stroer Duo - Arecibo Bag

ho scoperto un nuovo modo per condividere qualche canzone.
questa è una rarissima canzone di un duo tedesco, poco ascrivibile a categorie scontate. una via di mezzo fra il krautrock e l'electronic. a me piace.

martedì 25 novembre 2008

i ggiovani



Non avete fiducia nella politica ? nell'economia ? Il futuro vi fa paura ?

tranquilli, la gioventù avanza !

Treno deragliato: «L'abbiamo fatto per gioco»
Confessano tra le lacrime due liceali minorenni: hanno ostruito i binari e poi sono saliti a bordo per assistere allo schianto


Clochard bruciato, confessano 4 giovani
"Siamo stati noi, volevamo divertirci"
Rimini, sono incensurati e ora accusati di tentato omicidio. L'uomo, 44 anni, dormiva su una panchina e venne dato alle fiamme.


Aggressioni razziste a Roma, cinque ragazzi arrestati
ROMA. Avrebbero compiuto aggressioni a sfondo razziale nella zona periferica del Trullo, a Roma. Si tratta di cinque ragazzi, tra cui due minorenni


Udine, stupro di gruppo su una minorenne: due denunce
Due giovani sono stati arrestati e altri tre (di cui due minorenni) sono stati denunciati per un episodio di violenza sessuale di gruppo a una ragazza minorenne, avvenuto nello scorso agosto a Udine

Ci pigliano per il culo



alcune perle degli ultimi giorni. tralasciamo Villari eletto a spregio ma che, da perfetto democristiano, fa delle manfrine da gatto in calore in vista di una poltrona. lasciamo perdere il diversamente umano che a macerie ancora calde sul corpo di un ragazzo morto dice "è una fatalità". questi sono immagini di un orrore quotidiano a cui, evidentemente, son tutti abituati. le prese per il culo che voglio sottolineare sono fantastiche.

la prima : un certo Chiodi, testa di ponte della destra in abruzzo, ha diffuso ma poi ritirato velocemente da tv locali e web un filmatino elettorale dove, nemmeno tanto velatamente, si faceva intravedere un lavoro o comunque degli aiuti in cambio del voto. ora, per chi non lo sapesee, esiste un reato penale che punisce il voto di scambio. e vabbè. ma la presa per il culo è la reazione.

""Abbiamo sbagliato dvd - dicono dall'ufficio stampa -, quello spot era già stato giudicato non opportuno e a rischio di strumentalizzazioni"

traduzione. abbiamo mandato in onda quello un po' forte, per vedere le reazioni, tanto chi se ne fotte. poi, visto che forse ci siam resi conto di aver fatto una cazzata un po' troppo grossa lo abbiamo levato di mezzo, anche perchè senno' magari ci incriminavano. ma abbiamo pensato bene di giocare d'anticipo accusando preventivamente quegli altri di strumentalizzazione.

come quando discuti e ti dicono che sei polemico. se ti incazzi allora lo vedi che sei polemico ? l'unica è prenderli a picconate nel lobo frontale.

altra perla. smerdato in diretta mondovisione il buon La Torre, dalemiano di ferro, è stato beccato con le zampone nella marmellata. posizione indifendibile, un po' come andare in macchina con Sircana per i viali.... chiunque avrebbe dovuto scusarsi, alzarsi, prenotare una plastica facciale e riciclarsi come istruttore di nuoto alle isole tonga. lui no. lui afferma :
"Innanzitutto, sento il dovere di chiedere scusa agli elettori e ai militanti del Pd. Ho commesso una grave leggerezza, ho contribuito ad accreditare un'idea della lotta politica che non corrisponde al mio modo di essere" - "Chiedere formalmente le mie dimissioni da tutto, sentirmi dire dal gruppo dirigente che ho infangato miseramente la politica, ascoltare Di Pietro invocare misure poliziesche nei miei confronti senza che nessuno del Pd alzi un dito, beh tutto questo mi fa credere che l'episodio in se' c'entri poco. C'entra invece l'idea di un partito in cui il problema e' reintrodurre il reato di lesa maesta'"

ma cazzo, hai passato il pizzino ad uno di destra per smerdare un ipotetico alleato politico !!! hai contribuito si, ma a far capire che chi ha un rimasuglio di fiducia nella sinistra, magari dalemiana, è meglio si faccia ginocchioni gli scalini di lourdes.

negare, insomma, negare tutto, l'evidenza, tutto. colti con i pantaloni calati e la segretaria sdraiata sulla scrivania negare, sempre, comunque. e tutti zitti.

venerdì 21 novembre 2008

SCOOP 2 !

Viste le recenti vicende Villari e Latorre, si intravede uno sbocco sulla nuova dirigenza del PD. Nella foto il prossimo segretario designato.

martedì 18 novembre 2008

SCOOP !

DOPO LE CORNA, LE BATTUTE E IL NASCONDINO FINALMENTE SVELATO L'ISPIRATORE DEL BERLUSCA !



NELLA FOTO IL PROGETTO PER IL PROSSIMO GOVERNO

lunedì 10 novembre 2008

Arte-Fatto


è di oggi la notizia per cui alla Tate Gallery di Londra sono stati appesi al contrario dei quadri di Rothko, pittore definito, forse a torto , espressionista astratto, anche se la cosa è controversa.

ora, il fatto che siano stati appesi capovolti non è venuta fuori da una osservazione dello stesso artista, morto nel 1970, ma da critici e altri.

io ho le mie idee sull'arte moderna, o meglio contemporanea. personalmente riesco a Reggere e Leggere fino ai primi del novecento, il movimento Dada, il Bauhaus, i Fauve
e qualcos'altro. la ritengo un'arte molto concettuale, dove vale non l'opera in sè quanto il concetto che esprime. per fare un esempio lampante, i tagli di Fontana che illustrano materialmente un concetto di altrove rispetto alla tela, un oltre tutto mentale e concettuale. ritengo che questa concettualità di arte mal si sposi con la ripetizione dell'oggetto. una volta che il concetto l'hai espresso ok, non ti puoi mettere a tagliare centinaia di tele vendendole ! se la tela me la piglio io e me la taglio, concettualmente, cosa differisce dall'originale ?

e qui si apre, o meglio si aprirebbe, una infinita disquisizione sul concetto di proprietà intellettuale, di riproducibilità, di interpretazione mercantile dell'arte, della funzione del critico come media tra artista e fruitore e di come il critico poi si sovrapponga al mercante etc etc fino ad arrivare allo svisceramento del concetto di arte proprio come riproducibilità, e siamo nella Pop Art di Warhol.

lasciamo perdere, mi mancano le basi per intrapredere con cognizione di causa un dibattito del genere. solo che, mi dico, ma se appendo non dico una vergine delle rocce o un qualsiasi degas ma se mi mettono al contrario un graffito di Lascaux io come chiunque, anche l'ultimo dei decerebrati o l'analfabeta artistico totale ci accorgiamo che qualcosa non va; non è necessaria una vestale critica che plana dall'empireo della show room a bacchettare il gallerista. questo per dire che l'unica cosa che mi sento di poter affermare è l'enorme baratro che si è creato tra l'espressione artistica e la comprensione artistica. lungi da me voler tornare ad una
pedagogia sacrale bizantina o duecentesca, coi suoi memento mori e le tavole della legge spiegate alla plebe, ma bisognerebbe riflettere su quanto la totale mancanza di un canone interpretativo e quanto relativismo grammaticale minino alle basi il rapporto tra chi si esprime e chi dovrebbe capire questa espressione. la cosa al momento mi sembra molto circoscritta ad un chiuso cenacolo di iniziati autoriferiti che borbottano supercazzole, di fronte ad una platea di volenterosi che annuiscono bovini non potendo ammettere che il re è nudo o che la corazzata potemkin sia una cagata pazzesca.

giovedì 6 novembre 2008

Yes we Bagaglino


lo staff del bagaglino, il vero house organ della cultura di centrodestra, già lavora sulle basi del nuovo spettacolo. nell'immagine la nuova interpretazione esilarante di pippo franco nelle vesti di barack obama.

domenica 2 novembre 2008

Gazzettino Toscano



le ultime cose lette : un libro di racconti di Carlo Lucarelli, protagonista l'ennesimo poliziotto. Storie a cavallo della fine della guerra. Non male, anche se trasmettono una acidità di stomaco niente male, insofferenza, disagio.
Poi ho comprato due libri sconosciuti, autore un certo Hakan Nesser, giallista svedese, ed. Guanda : "Carambole" e "il commissario e il silenzio".

Mi ha convinto all'acquisto l'incipit di Carambole : "il ragazzo che presto sarebbe morto rise e si liberò. Spazzolò via dalla camicia le briciole delle patatine e si alzò in piedi."
Il secondo paragrafo inizia con : " L'uomo che presto avrebbe ucciso aveva voglia di tornare a casa."

Un inizio ed un prosieguo fulminanti. tra i migliori che abbia letto.
Le storie son ben fatte, per niente hard boiled, belle introspezioni, belle descrizioni. Crepuscolare ma accogliente. Bei libri, cercherò altro, di questo autore.

E poi il mattone.

La solitudine dei numeri primi, di Paolo Giordano.
diciamo prima le cose positive. Impressionante come un ragazzo di 28 anni riesca a raggiungere queste profondità descrittive, quale ricchezza debba possedere per dipingere dei paesaggi interiori così complessi e variati. veramente molto molto bravo. ma. c'è un ma. a me ha ricordato molto un libro sempre incentrato su un malessere totale, quello della mazzantini, non ti muovere.
bellissimo e coinvolgentissimo libro. ma gelido, immobile. come "non ti muovere" la solitudine ti porta per mano attraverso un museo degli orrori privati, con due freaks totali, anche se magari comuni nella società svuotata e disperata di oggi, una anoressica ed un autolesionista ai limiti dell'autismo. due chiamiamoli mostri che però non sono allo sbando, tutt'altro; hanno una fortissima personalità che gli permette di navigare anche con successo attraverso figure genitoriali fantasmatiche quando non platealmente tossiche. entrambi approdano al malessere, forse un pò preesistente in nuce ed in potenza, attraverso delle esperienze francamente poco probabili ed estreme. questa improbabilità, l'esagerazione della loro condizione, il fatto che non ci sia una storia, una evoluzione, una maturazione, ma nemmeno una definitiva discesa agli inferi con olocausto finale, o salvezza o altro ma, in fondo, una isoipsa sentimentale che come ti prende all'inizio ti lascia alla fine, fa si che abbia trovato questo libro come una bella scodellona fumante ( o gelida, come preferite) dove inzuppare il biscottone emotivo e succhiarselo avidamente. una sorta di film del terrore fine a sè stesso, dove non si va da nessuna parte se non in un baratro morboso e autoreferenziato. la mancanza di un esito ci priva anche di una catarsi liberatoria. si resta con un palmo di naso ed è come assistere ad una carambola di auto in uno spaventoso incidente alla fine del quale le auto coinvolte continuano il loro sghembo itinerario, stralunato e indifferente.
insomma, un libro che oltre a farti addormentare male ( se mai c'è stato un libro NON da comodino è questo)ti lascia in bocca un retrogusto acido. un libro che ti porta per mano attraverso foreste spoglie per poi abbandonarti di fronte ad un nulla, nè salvifico nè di dannazione, ma un nulla socchiuso su uno svincolo di una strada dismessa. ben altro libro, che parte da premesse simili, il "caos calmo" di sandro veronesi che, come io mi aspetto da un libro, mi racconta un divenire, una storia. un libro che non si riduce ad un documentario ma un romanzo il cui esito, quale che sia, segna un cammino, un apprendimento.