domenica 22 agosto 2010

Comme s'ecoute la musique.

Ovvero : Divertissement in français macheronique.

Grand chose l'invention du le lecteur musicàl empetrois. Avant de l'invention erà un grand prolèm ecouter la musique andand a correr ou tambien a passeggèr. Le walkman est etèe le premier pas avànt, avant lui non era possible aller en gire avec le plateu, l'amplificateur le casses et tout l'ambaradan pour ecouter le dernier disc en vinile de quelque stronzòn. Et il erà le grand problem de la prolongue. Depuis le walkman, mais la chassete se demagnetize, c'est trop cort, cest ne pas possible salter da une chanson a l'autre. Una merde, insomm.

Nouvelle evolution le lecteur del CD,le "ce-dè". Mais si tu corr tropp fort, le CD salt et tu bestemm' tous le dieux du le pantheon, pur les dieux extinctes del peuple mort mil ans fà. Il erà un lecteur che non saltav, mais costava un visibilieu, pour un povre hommme comme moi.

La vrai revolution etes arrivèe avec quelle diable de un marchingegne genial che est le empetrois. Je ce cacc' tous le chose che me garbant, le schiaff' le metode de riproduction "shuffle" e me poss' ecoutèe heurs et heurs de musique sans sentir deux fois la meme chansons. Et si non me plais quelque chose, c'est très facil zompèr dans la consequent. Grand chose la tecnique ! Vive la musique ! Vive l'empetrois !

Discorso sul metodo.

Può essere un rito, come solo un passatempo. Per me, casinista metodico, lo è o, meglio, lo era visto che ho diradato molto l'acquisto. Settimanale. Della Settimana Enigmistica, appunto.

E'questo, l'argomento, che pensavate ?

Il rito prevede un metodo di lettura e compilazione ben definiti. Si, perchè l'oggetto in questione è diverso da tutti gli altri. Si legge. Ma si compila, anche.

Mi tremano le vene dei polsi se penso che qualcuno lo legga e faccia le cose a caso, saltabeccando dalla lettura degli strano ma vero al cruciverba facilitato, o dalla risoluzione del caso del commodoro al rebus. Orrore.

Da tenere presente che la S.E. deve bastare una settimana, trangugiarsela quindi in un paio di giorno è devastante. Va, come si dice, "succhiellata" con parsimonia. E la prendo in mano tra il caffè del mattino fino alla fine della peristalsi conseguente.

Primo giorno - Io prima leggo tutte le vignette. Mi dà un po' noia la cosa delle risate a denti stretti, visto che si mescola la vignetta allo scritto, ma vabbè, me ne faccio una ragione.

Dopo passo alle notizie. L'edipeo enciclopedico mi sta pesantemente sulle balle.
Proprio per disperazione, alla sesta lettura, in bagno con cacata lunga e nient'altro da leggere, allora mi arrendo. Ma mi incazzo lo stesso.

Mi leggo quindi "forse non tutti sanno che", "strano ma vero". Le curiosità, ma quelle con la fotina. Poi passo a quelle solo scritte, "leggendo qua e là", "spigolature". Dopodichè risolvo i vari casi polizieschi. Suspense! con le avventure di 'sto cazzo di Brando che fa le cose e non si capisce come mai le faccia lo odio.
Ma ci provo lo stesso. Esaurita la parte, diciamo così, editoriale, passo a quella interattiva.

Secondo giorno - "Che cosa manca" è il primo. Se ci sono le parole crociate bifrontali me le faccio subito. E' un cedimento, lo so, ma chissene.

Cedimento ? vi chiederete. Si, perchè la logica sta nel tenersi da ultime le cose che piacciono di più, un po' come mangiare l'amarena alla fine, dopo il gelato.
Mi piace fare le cose in salita, trovo che arrivare in cima sia più gratificante.

Terzo giorno - Dopo le bifrontali non si scappa, ecco le cornici concentriche.
Sono le uniche il cui tempo di risoluzione può andare oltre il tempo di cacata, ma vanno fatte, non si può far finta di niente e lasciarle in sospeso.

Quarto giorno - la prima delle parole crociate a schema libero, il caro Ghilardi.

Quinto e sesto giorno, le altre due, Bartezzaghi e Di Muro, o Bozzoli, o altri.

Settimo giorno, l'apoteosi. Parole crociate senza schema. Fatte rigorosamente, come tutte le altre, a penna. Niente lapis, il lapis è da pavidi cacasotto. Se si sbaglia, si corregge. E una volta finito lo schema, si gira la pagina e si ripassano le caselline nere, contandole, per ultima e definitiva verifica che tutto torni.

Se non si procede all'acquisto della "settimana" successiva, restano a disposizione gli scarti, tipo "una gita a" dove c'è sempre "panorama" il "municipio" e troiai simili. I rebus mi stanno sulle balle, la susi ed il suo quesito... gli farei del male fisico. Spero sempre che uno degli amici della Susi se la sbatta su un cofano urlando " non lo voglio sapere quanti cazzo di minuti ci vogliono per sapere la famiglia rossi quanto ci mette a passare dal passaggio a livello !!! troia !!"

Il corvo parlante. Beh, capisco che non si possa sparare in luoghi abitati, ed io sono anche un anticaccia. Ma farei un'eccezione.

Il resto è spazio rubato alle parole crociate a schema libero, con le quali io riempirei tutto.

venerdì 20 agosto 2010

Che brava persona che è lei

Sono in ufficio, ricevo una mail di richiesta informazioni, con numero di cellulare.
Chiamo.

Risponde uno, spiccato accento settentrionale, che mi chiede se esistono delle assicurazioni mediche, partendo lui per una crociera in barca.

Richiedo dettagli; lui vuol sapere se, andando nel sud italia e qualora gli capitasse qualcosa, esista una assicurazione tramite la quale lui possa essere trasportato a nord.

Non fidandosi delle strutture sanitarie meridionali.

Gli rispondo che non esiste una assicurazione del genere.

Non resisto e aggiungo che se lo portano in Lombardia c'è anche il caso gli facciano un trapianto non richiesto, tanto per prendere soldi.

La butta sul fatto che tanto tutti rubano e tende a sottolineare che lui non è un politico. Saluti, grazie, click.

Questo è l'esprit du temps.