mercoledì 10 ottobre 2007

Largo all'avanguardia

Questo è il testo della lettera che la Senatrice a vita Rita Levi Montalcini ha fatto pubblicare su Repubblica in risposta alla simpatica proposta di Storace di farle recapitare delle stampelle, divertente metafora allusiva alle scarse capacità deambulatorie del governo, spesso aiutate da altrettanto,evidentemente per Storace, impediti alla falcata agile come la Signora in questione. Trovo la lettera un esempio terrificante di compostezza, ironia, sintesi, intelligenza. Se ne deduce che i Nobel non li danno con i punti della Q8

Le stampelle di Storace ricordano il regime
di RITA LEVI-MONTALCINI

CARO DIRETTORE, ho letto su Repubblica di ieri che Storace vorrebbe consegnarmi, portandomele direttamente a casa, un paio di stampelle. Vorrei esporre alcune considerazioni in merito.

Io sottoscritta, , in pieno possesso delle mie facoltà mentali e fisiche, continuo la mia attività scientifica e sociale del tutto indifferente agli ignobili attacchi rivoltimi da alcuni settori del Parlamento italiano.

In qualità di senatore a vita e in base all'articolo 59 della Costituzione Italiana espleterò le mie funzioni di voto fino a che il Parlamento non deciderà di apporre relative modifiche. Pertanto esercito tale diritto secondo la mia piena coscienza e coerenza.

Mi rivolgo a chi ha lanciato l'idea di farmi pervenire le stampelle per sostenere la mia "deambulazione" e quella dell'attuale Governo, per precisare che non vi è alcun bisogno. Desidero inoltre fare presente che non possiedo "i miliardi", dato che ho sempre destinato le mie modeste risorse a favore, non soltanto delle persone bisognose, ma anche per sostenere cause sociali di prioritaria importanza.

A quanti hanno dimostrato di non possedere le mie stesse "facoltà", mentali e di comportamento, esprimo il più profondo sdegno non per gli attacchi personali, ma perché le loro manifestazioni riconducono a sistemi totalitari di triste memoria.

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