mercoledì 13 maggio 2009

Baricco, i teatri e Vanna Marchi


Avverto. E' un post lungo e palloso.

L'italia è un paese magico. Ma non nel senso ah la magia dell'italia. No, niente di romantico. Mi spiego. L'altra sera Baricco era da Fazio e rispiegava il perchè della sua proposta di limitare le sovvenzioni statali a teatri stabili e non per dirigere le risorse nei gangli vitali dello sviluppo mentale e culturale di massa, ovvero la televisione e la scuola. Non sto a ripetere le argomentazioni, per me più che condivisibili. Vorrei solo sottolineare quello che è l'atteggiamento dei difensori di queste strutture, e per far questo farei un passo se non indietro, di lato.

Va spiegata quella che, mi pare, è una peculiarità profonda della "cultura" italiana. Una cultura profondamente, essenzialmente "magica" nelle sue radici.
Magica nel senso proprio antropologico del termine. Ci si rivolge attraverso la magia e tutti i suoi meccanismi tra il fideistico e l'empirico nei confronti di tutti quei fenomeni ad un primo approccio incomprensibili. Per capirci, è l'atteggiamento del primitivo nei confronti del fulmine; lo si ritiene, non potendolo spiegare, appartenente ad una sfera ultraterrena, divina, incomprensibile e perciò deve essere gestito attraverso una ritualità sciamanica, religiosa, certo non razionale.

Ora pensate a certo teatro, a certa arte, e pensateci dal punto di vista fantozziano. Non vi pare che molta roba possa essere considerata una cagata pazzesca ? Ma ecco insorgere i paladini dell'arte contemporanea, del teatro sperimentale. Eccoci alle reazioni cui accennavo all'inizio. Si sono tutti scatenati contro Baricco argomentando, anche ragionevolmente, da un certo punto di vista, che quella cultura deve essere salvaguardata, deve essere resa fruibile, lo stato non può lasciarla in mano ad un libero mercato, ci troviamo gli spot in Romeo e Giulietta, in Ibsen, Ronconi sponsorizzato dalle patatine... ecc ecc.

Apparentemente un discorso condivisibile, se non fosse che.

Più che paladini dovremmo chiamarli sacerdoti. Se ci facciamo caso, infatti, i teatri o i musei da noi vengono chiamati spesso "templi" di quello o quell'altro. Templi. Cioè posti dove si va e si adora, non si va e si capisce. Dietro la prima fila di notabili della locale sezione del PCI decine di militanti francamente caproni si son sorbiti interminabili retrospettive in polacco del cinema rivoluzionario sovietico. Non capendo un cazzo. Ma non si poteva dire, sopratutto se l'officiante fa gli occhiacci al primo sbadiglio.

Ed ecco la caratteristica svelata. L'italia, paese a scartamento ridotto culturale, con 3 milioni dico 3 milioni di analfabeti TOTALI e non si sa quanti parziali, ha, nella stragrande maggioranza, un atteggiamento subìto, non compreso ma solo accettato nei confronti di determinati fenomeni culturali. Magico, appunto. Di suo non va oltre la sagra della porchetta, e si riempie la casa di poster orripilanti e croste impresentabili, che bloccherebbero la digestione in qualsiasi ristorantaccio sulla statale tosco romagnola.

Non si tratta di rendere accessibile, sovvenzionandola, un certo tipo di cultura. Si tratta di renderla comprensibile. E non la si rende comprensibile solamente frequentandola, senza alcuna preparazione, senza alcuna pedagogia.

L'italia è un paese di una arretratezza abissale. Scorci di vita medievale sono illuminanti. Apparizioni di Madonne a go-go, statue che piangono, gente che si flagella a sangue, adorazione di reliquie, stimmate. Tutti elementi tipici della nostra cultura profonda e di tutte le culture pre-moderne. Il sovrannaturale cosi' ben assecondato da 2000 anni di chiesa è pieno protagonista della nostra vita. A questo aspetto possiamo poi ascrivere altri e apparentemente diversi aspetti della cronaca.

Pensate che la vecchina o il pensionato avessero la più vaga idea di quali leggi finanziarie stessero dietro al meccanismo magico "dò-i-soldi-alla-banca-mi-dice-bond-mi-dà-il-20%" ? Niente, arrivavano là, versavano l'offerta al salmodiante officiante incravattato e se lo pigliavano nel culo religiosamente.

Cosa se non un atteggiamento magico ha permesso a Vanna Marchi di prosperare vendendo alghe prima e levando fatture dopo ? Ma se a me dicono il sale si scioglie, hai la fattura, quanti secondi passano prima che io lo pigli a pedate nel culo ?

E cos'è se non un atteggiamento magico quello che evidentemente spinge frotte di adolescenti e non a mandare sms a carissimi numeri dove gli dicono, e possiamo immaginare con quale accuratezza scientifica, le affinità di coppia tra Jessica e Maicol ? eppure le pubblicità ci tempestano i coglioni tutti i giorni, nelle reti e negli orari frequentati appunto dai teen ager; si vede che c'è gente che chiama.

Ed ecco come il cerchio si chiude. Da una ignoranza pre-industriale siamo passati senza soluzione di continuità ad una post. Viviamo come cavernicoli circondati da una tecnologia incomprensibile. Io NON SO come cazzo si accende la lampadina.
Pigio il tasto e oplà. Se non oplà smadonno, vedo se i fili son collegati, se non è fulminata, se non è saltato il salvavita, ma poi fine, basta, mi arrendo e con incensi e sacrifici umani invoco l'intervento del demiurgo elettricista o della santissima enel.

Qua da noi l'illuminismo non ha, ai tempi, attecchito. Governati da satrapie orientali, da oscurantisti reucci da operetta o sottanoni che, ma guarda tu che caso, sulla gestione del soprannaturale ci campano e prosperano da millenni, siamo stati tenuti ben lontani da ogni evoluzione scientifica; scientifica sia come materia che come metodo, rifluendo da sempre in massa, almeno da quando l'accesso ad una istruzione superiore si è allargato, in quelle discariche culturali che sono le materie umanistiche o giurisprudenziali. Ecco, il massimo della creatività da noi si è evoluto nella complicazione assiro-babilonese di un codice imperscrutabile e perciò, a sua volta, magico ! L'avvocato come officiante di un oscuro e nterminabile rito cui affidare la nostra vita.

E si vuol pensare che tenere in piedi un circuito culturale basato su simulacri completamente inattuali come il teatro alla Ionesco o le riproposizioni in chiave minimalista della Ifigenia o la rivisitazione in salsa Pop del Kabuki giapponese siano elementi di evoluzione e arricchimento ? Cosa sono ? degli impacchi che magicamente, appunto, applichi come cataplasmi e per una misteriosa proprietà transitoria illuminano il cinghiale ? Ma è teatro o una seduta spiritica ?

Ha perfettamente ragione Baricco, qua bisogna partire dalle basi. La cultura non ha bisogno di essere liberata da una gestione oligarchica, mentre le masse sono alle porte in attesa di godersi il 3° movimento in si bemolle della partitura andalusa di de falla, gli si deve insegnare l'ABC di tutto.

Si deve tornare al mestro Manzi, si devono mettere le mani nel calderone della vera cultura di massa, dove questa si forma e si struttura. La scuola, appunto, e la televisione. Si deve. Perchè non è solo un discorso di cultura alta, teatri stabili, arte contemporanea; il problema grosso è che la società italiana, e la classe dirigente che questa esprime, sono totalmente inadatte a gestire, programmare, prevedere, amministrare. Abbiamo ministri e politici di spicco che, a parte essere inquisiti, condannati criminali o altro, son dei geometri, degli ortodonzisti, dei semplici diplomati. Il nostro primo ministro è laureato in giusrisprudenza. Con una tesi sulla pubblicità. E si è guadagnato il pane sappiamo come. NOn certo come principe del foro.

Diventa cosiì comprensibile, alla luce di questa cultura magica, il gradimento di un premier considerato grande imprenditore seguendo le indicazioni del quale, per esempio, se avessimo investito in Enel e Eni, mesi fa, oggi avremmo perso il 30% del
capitale investito. E quindi Baricco dice parole sante e rivoluzionarie, quando esorta ad appropriarsi ed investire in scuola e tv, e le vestali attaccate alle tette di sovvenzioni pubbliche ( perchè poi non accenno minimamente alla gestione degli assessorati alla cultura, a cosa siano i consigli d'amministrazione di un teatro, quali giochi di potere, quali camarille, quali gilde nascondano queste strutture)non devono cacciare alte grida denunciando la violazione della sacralità. E basta. Non c'è niente di sacro, non c'è niente di magico. Chi l'ha provata sa quale sia la soddisfazione fisica che si prova quando si gode di un'opera d'arte non perchè l'hai vista sul pacchetto di cioccolatini, ma perchè conosce e riconosce la sua intima costruzione e questa gli parla di sè, di lui, della vita. E se non si comincia dall'inizio allora si questa cultura sarà alla mercè o di una ristretta oligarchia o di una colonizzazione di cialtroni patentati. Sempre, sia chiaro, stando attenti a non cadere nella pericolosa trappola di una controcultura purtroppo dominante di pierinismo, di scoregge e di sghignazzo dove invece di perseguire la ricerca di una ricca complessità ci si abbandona ad una crassa ignoranza demenziale.

Raffaele Fitto - Rapporti con le Regioni - Laurea in Giurisprudenza
Gianfranco Rotondi - Attuazione Programma - Laurea in Giurisprudenza
Renato Brunetta - Pubblica amministrazione - Laurea Scienze Politiche ed Economiche
Mara Carfagna - Pari Opportunità - Laurea in Giurisprudenza
Andrea Ronchi - Politiche Europee - Laurea in Scienze Politiche
Elio Vito - Rapporti con Parlamento - Laurea in sociologia
Umberto Bossi - Riforme per Federalismo - specializzato in elettronica applicata alla medicina ( e che è ??)
Giorgia Meloni - Gioventù (?) - Diploma di scuola superiore
Roberto Calderoli - Semplificazione Normativa - Laurea in medicina e chirurgia
Michela Brambilla - Turismo - Laurea in Filosofia
Franco Frattini - Esteri - Laurea in Giurisprudenza
Roberto Maroni - Interno - Laurea in Giurisprudenza
Angelino Alfano - Giustizia - Laurea in Giurisprudenza (finalmente l'uomo giusto al posto giusto....)
Ignazio La Russa - Difesa - Laurea in Giurisprudenza
Giulio Tremonti - Economia - Laurea in Giurisprudenza
Claudio Scajola - Sviluppo Economico - Laurea in Giurisprudenza conseguita a 52 anni
Luca Zaja - Politiche Agricole, Alimentari e Forestali - Laurea in Agraria
Stefania Prestigiacomo - Ambiente - Laurea Scienze della pubblica amministrazione
Altero Matteoli - Infrastrutture e Trasporti - Diploma Ragioniere
Maurizio Sacconi - Lavoro Salute e Olitiche Sociali - Laurea in Giurisprudenza
Mariastella Gelmini - Istruzione - Laurea in Giurisprudenza
Sandro Bondi - Beni Culturali - Laurea in Filosofia

11 avvocati, 2 filosofi, 2 scienze politiche e 1 sociologia, 2 diplomati, un agrario, un elettrotecnico. La compagine più adatta per fronteggiare le problematiche dei nostri tempi.

venerdì 1 maggio 2009

Totonno* redivivo !!


Cari amici napoletani, ma che gli date da mangiare al nano ?

Non considerando il fatto che alle ultime elezioni il PDL ha preso il 34% dei consensi (il 75% di cui parla Tarquilvio... mah... ) e visto che sbeffeggia il 59% ottenuto da Barack Obama (di voti veri, stavolta, non di scoreggette dei suoi sondaggisti da cortile,è bene fargli notare che è ancora lontano dagli splendidi risultati raggiunti nella storia :

Ilham Aliev succede a se stesso con oltre l’80% dei consensi. Il presidente uscente dell’Azerbaijan ha vinto le elezioni.

24 marzo 1929. Plebiscito fascista per la nomina dei nuovi deputati. Risultati: 8.506.576 Sì (98,33%) e 136.198 No.

24 Febbraio 2008 - risultati elezioni: Gen. Raúl CASTRO Ruz eletto presidente. percentuale dei voti legislativi - 100%. percentuale dei voti - PCC 94.39%

Kim Jong-il è stato rieletto con il 100% dei voti. Candidato unico al seggio parlamentare del distretto numero 333, il dittatore comunista è stato incoronato da un plebiscito "popolare" e "assoluto"


Non deve disperare, comunque. Già cosi' gli va bene, per i suoi obbiettivi manca poco, la storia insegna : 15 marzo 1933.Il partito Nazista ottiene il 43,9%, la maggioranza relativa: il 56,1% dei tedeschi gli ha votato contro. Ma è al potere.

Insomma, egli continua a considerare la vita politica di un paese come la conquista del pacchetto di maggioranza, e non come una dialettica democratica di mediazioni, di incontri, di reciproche comprensioni. Vinco io e vi trombo tutti. Allora gli va segnalato che in casa sua c'è chi rema contro. Andate a leggere e guardate DOVE queste cose sono scritte.

* la foto nel titolo è di Antonio Petito, detto Totonno o'Pazzo. Gli somiglia pure !!

1° Maggio



Buon Primo Maggio. Festa dei lavoratori. Non del lavoro. Proprio dei Lavoratori.