mercoledì 16 giugno 2010

El Owrence

L'altro giorno sono rimasto intrappolato per l'ennesima volta a vedere quel film fantastico che è Lawrence d'Arabia. E ho pensato per la prima volta che è un film spaventosamente, totalmente, smaccatamente omosessuale. Come tanti film apparentemente d'avventura. Tutti maschi, solo maschi. Nessuno spazio riservato alle donne. E non venitemi a dire che gli sguardi che intercorrono tra Omar Sharif e Peter O' Toole non sono torridi richiami di sesso. Ma c'è una scena che trovo fantastica, quando Lawrence torna indietro dal deserto, l'incudine del sole, con quello che si era perso. E Omar gli regala il vestito da sceriffo, tunica, turbante eccetera. Alchè lui piglia e parte sul cammello, concedendosi un civettuolo defilè (chè poi lo becca Anthony Queen e lo piglia magistralmente per il culo) da solo, tra le dune, specchiandosi nella jambya, il coltello ricurvo. Azzo, sembrava un pezzo di Priscilla, la regina del deserto. Bello, comunque, questo sotterraneo erotismo, bello Peter O' Toole, cazzo, solo per i suoi capelli potrei uccidere. Ecco, un film che, come altri, ogni volta che passa in tv non posso fare a meno di rivederlo. Con i tempi, i colori, i sudori, la polvere che ti penetra negli stivali. Il classico film che quando lo vedevi al cine, quando uscivi, ti aggiravi per le vie del centro chè nemmeno nella medina di Casablanca...

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