sabato 28 aprile 2007

BisticChat


rimango sempre colpito dalle dinamiche umane, ovunque esse si manifestino. date un insieme di X persone, dove X = 2+n ,ed immediatamente si innescano delle derive micro o macrosociali niente male. aggiungetevi i ridotti canali per una comunicazione semanticamente "ampia", i tempi di reazione, il caos primigenio che può agitare una chat room, le miriadi di fraintendimenti possibili ed eccovi servito un minimegamondo verbale dove si va dai dispetti alle minacce di morte. essendo i sensi molto più tesi a captare ogni sfumatura (cosa che in una conversazione normale non avviene, grazie ai linguaggi non verbali che vengono inconsciamente recepiti) succede o può succedere che particolari insignificanti vengano dilatati a dismisura, ingenerando poi situazioni conflittuali non da poco. più ci si inoltra mentalmente in una ottica del genere, più si perde di vista la relatività della situazione. il ruolo che ci si è faticosamente ritagliato per emergere dall'indistinto rumore di fondo assume poi una importanza che mai ci sogneremmo di reclamare in una situazione di transito qualsiasi nella real life; che so, su un autobus. leinonsachisonoio risuona o da iperdilatati ego in assetto da battaglia 24orenonstop o dove le conflittualità sono relative all'ambiente circoscritto dove si opera (ufficio massimamente). invece in chat, almeno coloro che hanno una personalità definita, unita ad una insicurezza di fondo e/o una aggressività latente, son lì scarpette chiodate e orecchio teso, pronti a saltare alla gola. calma, gente, calma.

Kula Shaker - Govinda

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