lunedì 13 dicembre 2010

Alla fiera dell'est

Ce lo ricordiamo come Berlusconi ed il suo modo di fare hanno caratterizzato l’epopea della tv commerciale ?

Comprò a suon di miliardi i contratti di vari presentatori, tipo Corrado, Mike Bongiorno, Costanzo. Ovviamente essendo una tv commerciale senza canone scaricò questi costi sulla pubblicità, facendola diventare quello che è adesso, un obbrobrio che impedisce di vedere qualsiasi cosa. Oltretutto lo fece abbassando le tariffe pubblicitarie, si chiama dumping, attirando a sè gli inserzionisti ma dovendo moltiplicare gli spazi, inventandosi poi le sponsorizzazioni e tutto quello che ha reso la tv inguardabile.

Facendo così ha trascinato con se anche la Rai che, pur se con il canone, ha dovuto abbassare i prezzi ed infittire gli spot nello stesso modo, o quasi.

Ha pure rovinato le tv piccole, locali, ha tagliato le gambe ad un bel pezzo di carta stampata, tutto ricordiamocelo, come fruitore di una concessione di frequenze truffaldina, per la quale NOI, lo stato, stiamo ancora pagando multe alla comunità europea.

Ha espanso a 24 ore su 24 il palinsesto, pur di avere spazi da vendere, riempiti con la peggio paccottiglia, dalle televendite di materassi ai telefilm pre-televisivi.
Massimo spazio per minimo costo, programmi orribili per casellanti, guardiani notturni, insonni assortiti.

Andiamo oltre.

Ci ricordiamo come, tramite il Milan, è entrato nel mondo del calcio ?

Stesso discorso, campagne acquisto faraoniche. Con anche episodi alla Lentini, se ricordate.

Effetti : mercato dei calciatori drogato, società sportive alla canna del gas, vivai giovanili abbandonati, necessità di far cassa in fretta, decreti spalmadebiti, partite ogni mezz’ora per riprendere le spese, con conseguente saturazione e stress anche fisico dei giocatori.

Stress fisico combattuto anche con il doping, e con le scommesse, con la compravendita delle partite. Situazione che è stata devastante per le piccole squadre, determinando quell’enorme divario attualmente in essere tra le 3/4 grandi e le altre.

Ha fatto strame anche del calcio, riducendolo ad un contenitore di soldi e consenso, e nient’altro, con il beneplacito oltretutto di tutti i dementi che si guarderebbero pure la replica di scafanese/pollena trocchia, pur di non aprire un libro, giocare coi figli, farsi una passeggiata.

E adesso, con il medesimo sistema, attacca la struttura, già malata, del parlamento italiano. Dopo aver fatto eleggere il più grosso parco buoi di signori nessuno, adusi solo ad obbedir tacendo, adesso con lo stesso criterio commerciale fa incetta per allungare la panchina, complice la legge elettorale che, sicuramente, cercherà di mantenere in piedi in ogni modo.

Anche questo, è il berlusconismo. Un modo di agire che possiamo ricondurre anche a disegni golpisti tipo Rinascita Democratica della P2, certamente, ma che sostanzialmente è una mentalità, un modus operandi, vivendi dove l’essere scompare, sostituito da uno scaffale infinito dove uomini, idee, politiche, pensieri, sogni, aspirazioni, gioie, passioni altro non diventano che merci. Merci di bassa qualità, scadenti, per essere alla portata di tutti. Merci svuotate di valore, di qualità, di senso.

Um mondo veramente di merda, lasciatemelo dire.

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