mercoledì 6 aprile 2011

I compagni perduti

La Lega vince in quanto tutela gli interessi bottegai e consola paure xenofobe, ma sopratutto dà un'identità a molta gente, transfughi di un'identità anche comunista, precendentemente.

Il PDL ha successo sia perchè tutela gli interessi di poteri forti e infrastrutture intrallazzone, sia perchè legittima e circoscrive una identità cosidetta piccolo borghese, fatta di conformismi, benaltrismi, qualunquismi pavidi e arroganti.

E la sinistra ? Esautorata per vari motivi dall'identità di opposizione, che la teneva incollata nonostante forze centrifughe di vario tipo (forze che si sono poi efficacemente concretizzate con le varie scissioni atomiche) adesso quale identità è in grado di proporre ?

La bontà o meno delle proposte, la visibilità sui mezzi di massa, la rispettabilità delle persone, sono tutti elementi sicuramente necessari, ma non sufficienti.
Si deve costruire, anche con un linguaggio diverso rispetto a quello berlusconiano, costruito su una grammatica televisiva, commerciale, articolata su verbi apparenti e non essenziali.

Una identità condivisibile, intrigante, che faccia sentire chi la condivide come parte di un macro organismo sociale soddisfacente, che moltiplichi virtuosamente quelli che sono i buoni concetti di sè che ognuno di noi ha.

Una identità che sia anche di opposizione, di contrapposizione, intimamente antiberlusconista; culturalmente antiberlusconiana, con una sua forma, una sua sintassi, un suo progetto sia pragnatico che utopico.

Come costruire questa identità, e con chi, è per me il vero lavoro che ci deve impegnare, tutti noi.

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