mercoledì 25 aprile 2007

Nostalgia canaglia

l'altro giorno la ex mi ha dato un sacchettone di foto mie delle quali mi ero completamente dimenticato. mi son messo a guardarle,e di molte mi ricordavo, di tante altre no. quando fai queste cose ti si apre una porta dentro, e cominciano a scorrere non tanto ricordi quanto sensazioni che affondano in qualcosa di sedimentato dentro, qualcosa che, ad una certa età, ti infonde una certa melanconia, ti sbatte in faccia il tempo passato, le cose non fatte, la sensazione di non aver vissuto, a volte, fino in fondo il momento che la foto ti rimanda, come uno specchio temporale. nella massa di immagini, tantissime sono degli obbrobri paesaggistici, o tentativi di still-life francamente brutti. ho sempre fotografato rinnegando l'idea di foto come prolungamento della memoria, intendendo la fotografia come una forma di espressione, non importandomi, allora, di sapere dove fossi ma badando solo all'aspetto formale, estetico, del fotografare.bel coglione. ero un treno lanciato in avanti e come tutti quelli sotto i 30 anni non immaginavo certo quanto il ricordo, il potere evocativo di una immagine, pur nella sua dolorosità, a volte, avrebbero significato per me. i rari volti, le persone ritratte, queste si punti di riferimento di vita, affetti, discussioni, sono poche, in questa miscellanea temporale. e mi do del coglione due volte, per essere stato così pragmatico. per cui, se siete in tempo, non cercate di fare gli ansel adams o i mapplethorpe da tinello, fissate le cose che vi circondano, non importa se su pixel o carta. ma fatelo. e potrete un giorno inzupparvi nel brodo caldo dei ricordi, magari anche con un buco nello stomaco. ma ne varrà la pena.

Talking Heads - Once In A Lifetime

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Di foto sono sommerco. Anche perché quando non avevo la digitale non pagavo lo sviluppo. E non è poco

totem ha detto...

che commento arido e prosaico. :-)

kristalle ha detto...

Mi sono resa conto, in ritardo, che spesso, nella foga di fissare su pellicola i luoghi, non li ho vissuti pienamente. Ora ho tante belle foto, di luoghi, di visi, di momenti, ma nessun profumo, nessuna luce particolare, nessuna impressione tattile. Con le digitali è cambiato un poco il modo mio di fotografare, in quanto, avendola sempre in borsa, mi permette di fermare dei momenti che veramente sono significativi, e che prima di tutto ho vissuto.