mercoledì 27 gennaio 2010

La questione morale, sòccmel.

Marasma nella sinistra, la morale vacilla. Bologna nel gorgo delle passioni, i compagnucci invocano il ritorno di un Berlinguer. A sentire il Delbono l'illecito non esiste. E' stato un disguido della segreteria che ha conteggiato erroneamente come "missione" quelle che in realtà erano ferie. corrispondendo quindi ben 400€ non dovuti. Ullallà. Fino a prova contraria, vale la presunzione di innocenza, no ? Visto che vale per chi affronta la cassazione con 2 condanne alle spalle.... il sindaco ammette in sintesi di aver peccato mescolando privato e pubblico, intrattenendo con la Cracchi un rapporto double face, nell'amministrazione e altrove. Fine.
Ieri sera , a 8 e 1/2, il giornalista inquisitore, coi denti di gomma nel caso di altri politici, un bello schnautzer con il sindaco bolognese, insisteva nel fare del poveretto un peso da avvolgere alle gambe di Prodi e del Pd tutto, in modo che se affondava lui trascinava con sè tutta la banda. Ora, io non dico che la tensione morale a sinistra non sia affievolita, figuriamoci. Ma il liberi tutti lo han dato l'evolversi degli eventi storici. Ora che siamo meno costretti a certi ruoli e che le nostre azioni in fondo sono gestibili con una certa anarchia, non contando l'Italia un fico secco in ambito internazionale, ha prevalso quella visione del mondo un pò deresponsabilizzata tipica di un botteghismo medievale. Si pensa a sè e basta. Quando la transumanza orizzontale tra schieramenti è così marcata e quando nessuno chiede più pedigree e quando, infine, se sei eletto è perchè qualcuno in quel posto ti ci ha messo di imperio, l'individualismo trionfa, a scapito di logiche e discipline di partito. Io non so se un Berlinguer basterebbe, l'Italia ne ha avuto uno e non lo ha trattato benissimo, povero Enrico. Qui va per la maggiore il tappeto rosso davanti al Billionaire, ed il codazzo di escort, nani e cocainomani. La canaglia monta, il cialtrone prevale. Berlinguer emigrerebbe

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