sabato 18 settembre 2010

Io Amo il mio popolo !!.... Pull !!

L'altra sera in Tv ho intercettato due minuti di Borghezio,quel simpatico nazista che fa propaganda bilingue su come infilarsi nelle democrazie italiane travestiti da movimento territoriale.

Gli han domandato, visto che Bossi tra un dito medio alzato ed un farfugliamento incomprensibile, aveva detto che tutti gli zingari sono ladri, se lui sapesse in che percentuale questo fosse vero. Bello sorridente, con quella allegra faccia di addetto alle manopole dello zyklon B, ha detto che era Vox Populi. Poi deve aver proseguito, ma io ci tengo alla mia flora intestinale, e non volevo vomitare sul tappeto.

Ma bisogna ammettere che 'sta cosa della vox populi prende piede. Che un governo segua gli umori dell'elettorato per decidere i provvedimenti non mi sembra molto corretto, mi pare una inversione di ruoli. Io, elettorato che la penso in un certo modo, eleggo chi mi rappresenta, e lui governa in accordo alle cose condivise.

Qui si governa ascoltando i peti mattutini. In un paese come il nostro dove l'opinione pubblica è stata sostituita dall'immaginario collettivo, coi pubblicitari Potemkin al potere, star dietro al "rumors" non lo trovo utile.

Lo trovo poco sano in genere, visto che il populismo, ovvero il governare che segue il governando, il bue che segue l'aratro, mette al primo posto la soddisfazione di istinti superficiali, senza che ci sia nessuna programmazione o progettazione. Politica, sociale, economica.

Ora, non dico ci debba essere un governo pedagogico, tipo Brave New World di Huxley (anche se in effetti c'è, ipnopedagogico e deteriore) ma se il "popolo" fosse capace di gestirsi così bene da solo, cosa ci starebbe a fare un governo ? E la polizia ? E i vigili urbani ?

La vox populi è anche "io parcheggio 'ndocazzo me pare" oppure "io la fila la salto" o anche "io le tasse e le quote latte non le pago". Dobbiamo seguirla ?

Eh, no, bella la vox populi, ma al festival di Castrocaro. Quando si decide della sorte delle persone io vorrei qualcuno che avesse delle idee sue e le applicasse, anche se in quel momento impopolari. Coerenti e ragionate, non tirate fuori pqechp è il momento giusto.

Sono i no, che aiutano a crescere, lo dicono tutti gli educatori.

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