lunedì 1 dicembre 2008

Sinite parvulos

















Un mio carissimo amico e sua moglie, dopo patimenti, tribolazioni, esborsi, patemi, dubbi, investimenti etc etc sono riusciti ad adottare un simpatico bricconcello brasileiro. Essi non sono implumi, sono dei primipari attempati ma di gran volontà e conto che il giovane avrà vita facile, le migliori attenzioni, tutte le opportunità e l'affetto e la protezione e l'aiuto possibili. Io l'ho vissuta molto da bordo campo, condividendo i dubbi, le esitazioni, i momenti di esaltazione come quelli di sconforto. Alla fine le cose sono andate come dovevano andare e tutto procede bene.
Sicuramente avranno i problemi comuni a chiunque possa avere un figlio, ma è stato chiesto loro di certificare in mille modi che erano persone degne, solide, affidabili. Hanno dovuto passare le forche caudine di psicologi inciprigniti e saccenti, anticamere, associazioni apparentemente no profit ma che lucrano eccome se lucrano, han dovuto fidejugere le proprie solidità economiche, la propria inattaccabilità psicologica etc etc.

Ma mi chiedo io, possibile che chi volontariamente si dedichi per amore affetto altruismo necessità di donare, di perpetuarsi in una nuova persona debba passare questa caterva di esami e poi si debba leggere di una non so come definirla di 20 anni che litiga col compare di tana, lo accoltella e poi sbatte il figlio di due settimane cristo dio di due settimane un fagotto di ciccia l'hai fatto te porca miseria lo sbatte isterica a terra ? ma come ?? lo ammazzi cosi' ma come cazzo si fa.
e basta.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non so come si fa, putroppo però accade sempre più spesso. Mi vengono i bordoni. C.

Anonimo ha detto...

neanch io so come si ..."fa", ma penso che non accadrà più nel momento in cui smetteremo di guardare l' "io" ed inizieremo a vedere l' "altro" (vale anche per chi decide di adottare, poichè lo scopo è donare una famiglia ad un bambino e non viceversa).
Peace&love