sabato 1 maggio 2010

I due volti della destra

Seguo spesso su Repubblica on line il blog del direttore, Vittorio Zucconi. Tra l'altro sono anche iscritto al gruppo omonimo, Tempo Reale, su Facebook. E' frequentato da delle belle persone, il blog, alcuni con un talento notevole nella dialettica o nella esposizione. Poi ce ne sono di combattivi, di arroganti, di ironici. Ma in genere delle belle teste pensanti.

Non volendosi far mancare nulla, fan parte della truppa anche alcuni non omologati al mainstream progressista del blog. Uno che si rifà ad una chiamiamola visione del mondo leghista ed un altro che fa il sarcastico qualunque, non apportando alla discussione altro se non spunti per solenni incazzature, viste le banali ovvietà offensive che riesce ad inanellare con quel pavido sarcasmo tipico, che so, dell'onorevole Castelli, non so se avete presente, quello col sorrisino beffardo eternamente stampato su quella ghigna da tartaruga carnivora che si ritrova.

Bene, oltre ad altri troll disturbatori che tentano di fomentare (e spesso ci riescono) delle sterili flame wars, questi due sono i più assidui molestatori,no, hemm, frequentatori. E rispondono a delineare quelle che sono sostanzialmente le due anime e le due facce di questa nostra destra raffazzonata.

Le ultime perle con le quali ci hanno deliziato sono queste due : il leghista, a fronte degli impicci del rompicoglioni Scajola ha affermato che è normale i politici rubino, che l'importante è che facciano qualcosa per il paese, e che questo prevalga sul rubare, e che comunque le leggi ci sono, se li beccano fa parte del gioco.

L'altro, invece, che per inciso faceva l'avvocato... si è sdato in un panegirico della legge del più forte. Cito testualmente : "il potere corrompe, è nella natura dell’uomo prevaricare i suoi simili e pensare solo al proprio tornaconto. i puri e gli onesti trionferanno nel regno dei cieli ma su questa terra sono destinati a soccombere. tutto il resto è vuota retorica e buonismo da quattro soldi"

A questo punto mi vengono in mente alcune considerazioni.

Elogiare la legge del più forte, in linea teorica, pur appartenendo a quella schiera di persone che di fronte al prevalere inarrestabile delle forze economiche e demografiche altrui chiede a gran voce d'essere protetto significa esercitare un lampante ricorso alla contraddizione.

E' uno strabismo che porta ad essere prepotente coi deboli e frignone coi forti. Molto italiano, molto borghese, molto vigliacco. Un punto di vista bislacco, se espresso da chi, esercitando remunerativamente il mestiere di avvocato, proprio dalla costruzione giuridica ha tratto sostentamento.

Ubi societas ibi Ius, ti dicono dal primo giorno di università. E dov'è lo Ius nella legge della jungla ? E' la società che, proprio per mettersi al riparo dalla arbitrarietà e volubilità dei rapporti di forza, crea uno Ius a tutela degli equilibri e dei diritti.

Altrimenti daremmo il via ad una societas mafiosa, dove l'abiura del diritto porta ora al predominio del clan più forte, ora alla sua eliminazione. Causando così un totale scollamento tra gli interessi, caduchi e mutevoli, di una simil classe dirigente e le persone che, magari criminalmente, comunqe amministrano.

Per fare un esempio, al boss non interessa nulla del contesto in cui vive, per cui fuori dal suo cortile possono esserci le peggiori cose, non ha a cuore nemmeno di vivere in un ambiente collettivo tutelato. Perchè sa che il diritto che esercita è soggetto ad una legge, appunto, slegata dall'interesse collettivo, ma espressione di soli rapporti di forza bruta.

Mi stupisco, quindi, che un frequentatore dei templi della giustizia si abbandoni con tanta semplicità ad un elogio della assenza si diritto. Me lo spiego solo con anni di pavida sopravvivenza rancorosa, di amarezza disincantata, di interiore aridità, forte oramai di una strenua difesa sarcastica di vuote ed esangui formali qualità di una borghesia in via di estinzione. Un vero snob. Ed è un buon rappresentante di una certa destra disillusa, che vive solo come opposizione e conservazione.

E poi ci sono i leghisti. Ma si, hanno ragione, aumm’ aumm’ , un po’ a me, un po’ a te, siamo un paese di cognati, diamoci una mano, tengo famiglia, rubo pochettino, ma faccio tanto tanto per il paese….

Reiteratamente nel blog è stato chiesto agli epigoni del partito del fare un MINIMO elenchino ino ino, uccio uccio delle grandi cose che ’sti cialtroni al potere da anni e anni (salvo breve parentesi prodiana, tanto per rimpinguare un po’ la cassa e dare modo ai successori di ritrovarsi nuovi fondi da dilapidare a amministrazioni catanesi in bancarotta ed amichi degli amichi, oltre a due palanche a presa di culo per social cards e incentivi per l’acquisto del mitico Evinrude) con maggioranze bulgare, bravissimi a legiferare per levarsi castagne dal fuoco e inghippi giudiziali causa cattivacci giudici giacobini e bolscevichi e anche un pò giudei, perchè no… ma NIENTE, han solo recitato i polverosi mantra delle solite puttanate di nettezza a napoli, autostrada pedemontana, passante di mestre e amenità varie.

Roba da mettersi a ridere, non fosse tragica, come l’inaugurazione della autostrada Catania Palermoo che è oggettivamente una bufala totale !!

Beh, niente, non ci riescono. Vengono avvelenati, derubati, gli alzano le tasse, strangolano ogni settore dalla scuola la sanità la cultura tutto e non gliene frega niente ! Basta che tengano lontani i negri (lontani, ma non troppo, chè a raccattare pomodori van benissimo) e i comunistacci, bestie che oramai anche il WWF dispera di rivedere in giro, estintisi non meno di 30 anni fa. Resta Beppe, un ex partigiano alla casa del popolo di Calenzano che, ebbro di Chianti Capezzana a volte millanta il possesso di un carro armato nel fienile, pronto da scagliare contro il nemico di classe. Ma, poverino, è solo un vecchio rincoglionito col pannolone e badante peruviana.

Sicchè ci si aspetta ancora una pur minima ragione sostanziale e ragionata per votare questa banda di trafficoni, tagliagole, cialtroni arruffoni populisti e dediti alle mignotte.

Aaaah !! già !! il federalismo…!

Il federalismo, la più grossa e lunga supercazzola che si fanno raccontare da anni, bellissima, un sarchiapone longevo e meraviglioso.

Che dire, bravi, bravi, continuate così, ma evidentemente gli piace tanto essere presi per il culo. Alle prime frizza e duole, ma alla lunga ci si abitua e piace anche, evidentemente.

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