martedì 27 aprile 2010

Soluzioni per l'uso

Sempre in merito alle recenti proposte circa imparare l'italiano e l'obbligo ad usare insegne in italiano o in dialetto, c'è da dire una cosa.

Le proposte leghiste sono , nella sostanza oggettiva, dei ballon d'essai buoni per esaltare gli avvinazzati in qualche balera padana,e poco più. Spostano ogni volta un millimetro più avanti il limite dell'osceno, e distraggono dalle questioni reali.

Ripensavo a Vendola, l'altra sera da Fazio. Gran bei discorsi, molto condivisibili. Complessi, e quindi fuori portata per una bella fetta di persone, quelle mononeuronate che esistono tramite rete4 e realities vari. Si sentiva che nelle cose che dice ci crede, ha passione, lucidità, carisma. Ma mancava un passettino finale.

Il COME.

Come fare a contrastare culturalmente la deriva populista, come non solo far tornare la questione della poverà al centro del discorso, ma come risolverla, questa povertà.

Non vedo da nessuna parte, bloccati dalla nostra ininfluenza economica, alcuna via d'uscita ai problemi oramai macroeconomici che ci schiacciano.
Ed è qui, che la lega ha trovato, anche con queste bojate da ritrovo di ex alunni bergamaschi, un escamotage notevole. Propone delle soluzioni. Non importa quanto astruse, demenziali, irrilevanti, inapplicabili, razziste, xenofobe, oscene. Ma sono soluzioni.

Come fu, ai tempi, una soluzione indicare nel perfido giudeo, Der Susse Jude, il colpevole primario di ogni devastazione. Con quello che ne seguì.
Sempre di più bisogna convincersi della intrinseca natura nazista della lega, intendo letteralmente, nazional-socialista.

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