venerdì 23 aprile 2010

Al Paradiso Della Brugola

Visto che a dire e ridire boiate ci si diverte sempre, una deputata leghista ha proposto un emendamento alla nuova legge sugli incentivi. Se uno straniero vuole aprire un negozio deve fare un test di italiano. Alla faccia della semplificazione, cui è oltretutto preposto un suo compagno di partito. E si fanno anche chiamare liberisti, 'sti cialtroni. Chiede anche che le insegne siano scritte solo in dialetto locale o in una delle lingue comunitarie.

Ecco, la regola delle insegne in buon vecchio italiano è condivisibile al 100%. Non vorrei mai che orribili dialetti swahili o pittogrammi assurdi rovinassero il panorama italico.

Mica vorremo rinunciare a :

Strapizzami, C’è Pizz@ per Te, Bau Bau Micio Micio Toelettatura, Zampette Pulite Toelette per Cani, Planet Sedia, Occhial House, Scarpe Diem Calzature, La Cacioteca, Ristorante 44 Piatti, Per Sempre Mobili, La Ciabattoteca, Bar Lume, La Mangiotteria, Bar Bera, Gelateria Leccolandia, Fame Chimica Fast Food, Centro Estetico "Il Brutto Anatroccolo", La Panizzeria, La Merenderia, Excalibar … e via andare.
(grazie a bottegheoscure.splinder.com)

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