giovedì 1 aprile 2010

Interceptor


Ad elezioni passate monta da tutte le parti il ritornello per cui il vincitore ultimo di questa tornata, la Lega, ha vinto perchè contrariamente alla sinistra ha saputo interpretare gli umori della gente ed è stata più presente.

Sono un po’ irritato, come un colon Luttaziano, a sentire questa solfa stantia.
Mi viene in mente un altro esempio di interpretazione umori, quando alla fine della repubblica di Weimar altri seppero farlo bene, dando una visione alla popolazione tedesca sconvolta da una crisi profonda, con xenofobia, razzismo, antisemitismo.

Finirono nei forni ebrei, zingari, oppositori politici, omosessuali. Col plauso del popolo, i cui umori furono così bene interpretati.

Il Cota, buon interprete piemontese, che non so se ci abbia fatto riferimento in campagna elettorale, come prime due cose ha fatto sapere : "basta gaypride e basta pillola RU486". Lo chiameranno Interceptor. Non bastava la xenofobia, ci mancava una pennellata di omofobia ed un tocco di clericalismo medievale.

Io comincerei a pensare che l’immigrazione non sia un problema. Io comincerei a ricordare quanto le città, senza immigrati, fossero comunque pericolose, nel passato. Comincerei a pensare che piaghe come droga e prostituzione esistano a prescindere dal colore della prostituta o dello spacciatore. Comincerei a fare mente locale che i fenomeni migratori datano dall’alba dei tempi e credo che ai neanderthal non facesse piacere vedersi le grotte occupate abusivamente da quei finocchioni dipinti dei cro magnon. Visto poi com’è finita per i neanderthal non avevano nemmeno tutti i torti.

Comincerei a pensare che, invece di arginare il mare con gli stuzzicadenti (operazione frustrante e inutile) sarebbe il caso di chiedere a chi ci amministra, e contribuire conseguentemente, alla miglior gestione di questi fenomeni.

Quando realisticamente si cerca di impostare un discorso su una convivenza costruttiva e pacifica, si viene immediatamente stravolti e distorto come se in realtà affermassimo : "ti voglio far accampare una banda di zingari ladri e stupratori in salotto. Ha Ha !".

Procedimento dialettico vecchio come il mondo. E che mostra tutta la filigrana della sua grossolanità.

Premessa : non si può arginare una migrazione, non si è mai potuto.

Questa è una migrazione. Disperati vengono da paesi dove si muore di fame e di guerra. Non sono paesi dove ci si lamenta per l'Ici o la disoccupazione. Si muore di FAME e di GUERRA. Non so se sia comprensibile.

Nota a margine. Ci si muore di fame e di guerra anche perchè, non solo ma anche, noi paesi occidentali per secoli abbiamo sfruttato e depauperizzato quei paesi, con politiche violente e colonialiste. E non penso che questa sia una affermazione discutibile. Anche oggi, del resto, lo sviluppo industriale occidentale sta devastando e desertificando proprio quei paesi. Cosa dovrebbero fare i più intelligenti ed intraprendenti ? Rimanere lì a morire ? Vengono qua. E fanno quello che han sempre fatto i migranti, partono dal basso.

Ed il basso è anche fare i lavori peggiori, peggio pagati. Il basso è anche cadere nelle mani della malavita. Come è successo a tutti, anche a noi italiani, quando siamo andati in America. Malavita, vorrei sottolineare, autoctona, tutta robetta del nostro sacco cristiano, che ben prima dell'arrivo di Abdul era radicata nel nostro paese. Ricordiamoci quanto le prime file delle processioni delle varie Sante Rosalie sono da sempre appalto delle nomenclature mafiose. E' cosa "nostra".

Succederà che poi pian piano questi "ultimi", anche sulla base delle loro dinamiche ulturali, si faranno piccola imprenditoria, poi borghesia, poi classe dirigente. E' sempre stato così. I cinesi sono avvantaggiati, per il tipo di cultura che hanno, e per la mentalità imprenditoriale che li distingue, più degli africani, per esempio.

L'errore , il disastro è chiudersi a riccio, pretendendo da questo solo i pro, senza voler pagare nessun dazio, credendo acriticamente a quelli che sbandierano radici culturali inventate di sana pianta al massimo 30 anni fa dalle pro-loco, sagre e sagrette intercambiabili, buone per mandare in giro il geometra del comune in calzamaglia bicolore.

Ma in realtà la nostra bella cultura vorrei proprio sapere dove stesse e quella poca ce la siamo barattata allegramente alla fine degli anni '40 per due dischi di rock and roll, una bottiglia di coca sgasata e un tavolo di fòrmica. Buttando al rogo, per esempio, quei bei mobili che ora paghiamo un occhio della testa dai rigattieri.

Altra bella cultura che non abbiamo esitato un secondo ad adottare per esempio è stata l'eroina, la cocaina. In quel caso le radici cristiane erano momentaneamente in ferie ? Quella droga che ha rincoglionito e bruciato intere generazioni, e proprio quella droga necessita della manovalanza degli ultimi. Ma gli utenti siamo noi, non loro.

Insomma, ci vuole coraggio, lucidità e onestà per capire i tempi in cui viviamo, ringhiare e chiudere gli occhi non servirà a niente. La mescolanza bisogna capire che non è una scelta. E’ un dato di fatto contro il quale non è possibile opporsi con successo. Sono secoli che le grandi città, da Bisanzio a New York, sono abitate da multicolori gruppi etnici, e sono millenni che l’attrito genera calore. Si insiste a voler rigettare l’ineluttabile. Ci mescoleremo; già venti o trenta anni fa il kebab che era normale a Parigi da noi era sconosciuto. Chi usa a fini propagandistici una normale diffidenza ed una naturale xenofobia, esaltandole, radicalizzandole, è un delinquente, un pazzo, un irresponsabile. Un Borghezio che urla contro quelli col turbante è, per una qualsiasi società, un mostro dalle mani lorde di sangue.

Non sono i soli, ad averle insanguinate. E' sotto gli occhi di tutti il sangue che scorre per gli attentati terroristici. Ma delle distinzioni si possono fare. Borghezio ed i suoi accoliti incitano all’odio ed alla violenza dal calduccio delle loro (aborrite!) poltrone romane, mentre una madre cecena qualche motivazione per essere incazzata ce l’ha, come pure un palestinese nato in un campo profughi e preso a pedate nel viso da sempre.Questo non vuol dire giustificare chicchessia, ma sarebbe sciocco non vedere delle differenze.

Ma ora, sull'onda di questo successo vedremo prendere sempre più piede questi atteggiamenti miopi, violenti, che non porteranno a niente di buono.

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