giovedì 18 novembre 2010

Le belle statuine

Leggo oggi su La Repubblica : Le statue truccate di Palazzo Chigi
mani e pene posticci a Venere e Marte
In tempi di tagli alle spese per i beni culturali, fa discutere il restauro costato 70 mila euro. Le opere sono state collocate davanti a un fondale azzurro molto kitch, voluto dall'architetto del premier, Mario Catalano"

E' la ulteriore dimostrazione che il berlusconismo è un cancro che corrode a più livelli, non ultimo quello estetico. Visto che etica ed estetica viaggiano a braccetto, combattere l'una aiuta a combattere l'altra.

Questi figli di arredatori brianzoli hanno il nanetto nel giardino e la cantinetta perlinata come acme della creazione. Eredi del cagnolino con la testa dondolante posto nel lunotto del 128, non possono altro che perpetrare analoghe brutture anche ai livelli più alti. Per questi tangheri l'arte non dà panini, ma è solo complemento d'arredo, la bellezza è intesa solo come ornamento e l'ornamento deve apparire come appena acquistato; un pene mancante, una imperfezione comunicano loro solo l'idea di oggetto di scarto, di seconda scelta.

A loro piace la perfezione orrenda dell'infisso di alluminio anodizzato, la prospettiva lineare del capannone padano. Son quelli con gli angioloni sopra la testiera del letto, che comprano un quadro solo se è un investimento, i cui libri nelle librerie sono finti e con le copertine che fanno pendant con il colore del sofà. Sono i barbari che creano un ambiente orecchiando i cataloghi Postalmarket, che arredano le proprie case con il cattivo gusto che vedono nelle Tv, il cafonal pacchiano che può essere costoso se hanno i danè, o placcato con il similoro plastificato dei negozi low-cost se i danè non li hanno. L'importante è avere un presepe kitsch che sembri, che assomigli, in quanto la cifra diffusa è oramai l'appariscenza, non l'essenza.

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