lunedì 29 settembre 2008

brividi


sono appena rientrato da 2 ore e mezzo di concerto in piazza. un bel concerto gratuito di daniele silvestri. in effetti non ero nemmeno convintissimo di andarci, ma ci voleva andare mia figlia, non esco mai di casa, cominciavo a puzzare un po' di formaldeide e in fondo cazzo era gratis okkei andiamo. raggiungiamo la piazza una decina di minuti prima dell'inizio. culo vuole che di fronte a me ci sia evidentemente un congresso di nani, vedo il palco, vedo bene, saro' a 50 metri ma anche meno, quindo va bene. con eccezionale puntualità comincia il concerto. è l'ultimo della stagione, e forse sarà per quello ma si sente più energia. non è uno dei concerti della stagione, è l'ultimo. e l'ultimo e il primo sono cose a sè stanti. ma l'ultimo, ehhh l'ultimo potrebbe portare in sè la stanchezza, la ripetitività forse anche la noia. ma quelli sono più del penultimo, credo. l'ultimo mi sa che porta l'affiatamento, la voglia, sapere che il giorno dopo si smonta tutti a casa e perciò cazzo stasera ce la mettiamo tutta. e ce l'hanno messa, perdio se ce l'hanno messa. ascolto Sonorità Sorprendentemenre pSichedeliche ma non solo. è il daniele silvestri che conosciamo; bravo simpatico allegro ma anche intelligente, cabarettistico ma musicista, e chitarrista con le palline direi. certo non un funambolo ma se c'è da spremere le cinque corde le spreme e benino. molta energia, a palla. un casino di percussioni, bei timbri, sonorità che ti pigliano lo stomaco. salirò, all'inizio, sembra pura disco, di quella pesa a 10mila bpm bella ossessiva.
insomma il concerto va, procede, sale e s'abbassa, non c'è che dire, le canzoni dal vivo sono polpose, zuccherine. e nonostante il freddino e l'umido ci si scalda, e si scaldano anche sul palco. veramente un bel concerto. ballo e mi dimeno, facendo vergognare mia figlia che cerca di farmi stare fermo e di non farmi cantare. e chi glielo spiega che suo padre, nemmeno poi così convenzionale, è stato in piedi sulle poltroncine di un teatro a saltare urlando e mandando affanculo una fila di punk mentre siouxsie cantava e questi dicevano di stare a sedere ? e chi glielo dice dei concerti cannato totale cui ha assistito ? dei serivizi d'ordine, delle sgattaiolate dietro il palco... vabbè, ricordi. insomma bene, tutto bene. ma alla fine, epporcamiseria alla fine si sapeva si voleva, s'aspettava si evocava si pregava e l'abbiamo avuta, dopo una straziante e acida "Aria" parte, parte lei, parte Cohiba e puttana miseria allora quando c'è quel cazzo di ritornello che fa adelante venceremos o victoria o muerte e centinaia di persone col pugno alzato che la urlano, non la cantano no, e chi canta una cosa del genere non si canta una cosa così si urla, si urla da dentro le ossa, si urla dai campi e dalle officine, si urla da dentro il cuore quel cazzo di venceremos e non importa, adesso la depressione, la stagnazione, la deflazione fanno posto ad rombo di tuono ed una incazzatura che per la miseria ma dov'è tutti i giorni questa rabbia, questa gioia, questa speranza e tiriamola fuori e leviamoceli dai piedi questi schifidi perchè non sarà vero, non ce la faremo, non abbiamo più le braccia la gola le gambe il fegato per vincere, ma qualcuno lo farà, qualcuno vincerà perchè non è possibile assopirsi in questo pollaio addomesticato e non dico la muerte ma qualche sbucciatura forse la merita, una cazzo di ribellione.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

senza il forse. la merita si la ribellione. ps bellissimo post:-***

Anonimo ha detto...

Bel sunto di una serata coinvolgente, hai espresso + che bene tutte le sensazioni, emozioni, la carica che ci ha coinvolto tutti, nessuno escluso. Una cosa importante e bella va aggiunta: tutto questo ha acceso una scintilla forte ed intensa nell'anima di quella ragazzina, che sì stanca morta, sì vergognandosi un pò di questi suoi genitori che (alla loro età... Mio Dio!) ballavano, cantavano e urlavano la loro voglia di vivere e la loro incaxxatura al mondo, alla fine era entusiasta, conscia di quello che vuol dire "Urlare qualcosa che si ha dentro" e che sarà attenta e pronta, visto che lei è il domani, a quella sbucciatura non avendo paura di difendere le sue idee ed esigere la vita che le spetta. C.

Anonimo ha detto...

Caro papino adorato, ora che ho scoperto come commentare il tuo blog... e chi mi ferma più? come sarebbe a dire che ti sei alzato in piedi a ululare su una poltroncina??? me la devi ASSOLUTAMENTE spiegare!!!

P.S.a proposito... bellino il ranocchio, poi mi dici dove cercarlo. ;) DragonG(è la mia firma più recente)