venerdì 3 ottobre 2008

lorenzo dove sei ? (*)


i gazzettieri del nano sono ormai anni che evidenziano fenomeni come bullismo, filmati di professori su yourube che fumano, bande di giovani delinquenti che devastano scuole, mani nelle mutande delle professoresse. e così, nell'immaginario collettivo ( giacchè di opinione pubblica, purtroppo, in italia non si può parlare)
si è radicata l'dea di un generale sfascio delle scuole, responsabili ovviamente gli addetti ai lavori, non certo la stragrande maggioranza dei genitori sempre più assenti che, anzi, son pronti a intentare cause contro chiunque cerchi di far rispettare regole ( presente il proliferare delle cause per abuso di mezzi di correzione ?)
a questo punto, ben cotto il brodo, al decerebrato venuto su a rete4 (larga fetta purtroppo del senescente popolo italiano) viene sventolata la possibilità, totalmente illogica, quasi che dalla forma si potesse per meccanismo magico risalire alla sostanza, di una restaurazione di un mondo scolastico fatto di bidelli sapienti, maestrine con la penna rossa, bambini in grembiulino e franti messi nell'angolo con il cappello d'asino. mondo che : 1) non è mai esistito se non in una letteratura social-borghese di primo novecento ( De Amicis) e riproposto agiograficamente nelle pubblicità delle merendine, vero specchio di una italia onirica dove i disperati allo sbando non possono far altro che riferire le proprie speranze ed i propri sogni allucinati 2) mondo nel quale nessuno, anche qualora fosse possibile instaurare come viene proposto,vorrebbe MAI vivere in prima persona, con le bacchettate sulle dita e i geloni, ma che magicamente si accollerebbe tutte quelle procedure totalmente formali e non sostanziali di gestione della formazione culturale e morale di queste bande indistinte e incomprensibili di mostri sconosciuti
che sono i ragazzini di oggi, liberando da questo peso una larghissima fascia di genitori che oltre all'acquisto di una baby sitter della nintendo non sanno come interagire con i suddetti alieni. genitori che, va ammesso, son venuti su nel vuoto arraffazzonato , gruppettaro, casinista e velleitario di una scuola fine anni 70 dove le spinte di autonomia culturale e di dimpegno si erano definitivamente stemperate ed arenate sulla battigia di una pigrizia generalizzata. anche la sinistra paga per la mancanza di basi culturali e di impegno, va detto.

a questo punto passa benissimo un progetto quale quello della Gelmini che, va chiarito, preesistente all'insediamento del governo; progetto che riunisce in sè alcune linee guida fondamentali della destra bottegaia che abbiamo : dirottare i servizi essenziali in mani private, aprendo le porte a lucrosi contratti di collaborazione esterna, appalti quali quelli delle cliniche private convenzionate. strutture che attiverebbero flussi di denaro ben controllabili in quanto non pubblici
dove infilare le mani senza dover rendere conto a nessuno. una sostanziale riduzione dei dipendenti pubblici onerosi che potrebbero, con tipologie contrattuali molto meno garantiste, essere assorbite dalle suddette strutture parascolastiche integrative. lasciare la scuola ( ma perchè non la sanità, i trasporti, la sicurezza e giù a cascata) ad una logica imprenditoriale dove lo spazio per la qualità viene riservato solo a chi paga, e per gli altri servizi essenziali di sussistenza, di basso valore e qualità. servizi buoni quindi riservati ad una élite ed al popolo anestetizzato l'accesso a classi di 30 e passa ragazzi, con alunni senza sostegno, il maestro sempre meno motivato per produrre masse impreparate ottime per rimpolpare call center a contratti capestro e senza alcuna preparazione utile, che so, a capire e interpretare le cose che succedono; ricattabili socialmente, quindi , e politicamente inoffensivi. un bel progettino di fascismo morbido e populista che ben si modella sul nostro paese da sempre ben disposto verso soluzioni di questo tipo. un bel progettino che, del resto, ben si ritrova in quelle linee guida del famoso piano di rinascita redatto a castiglion fibocchi da quella allegra congrega di cui il nano dell'inizio faceva parte. ed il cerchio si chiude.

(*) don lorenzo milani

1 commento:

Anonimo ha detto...

Don Lorenzo Milani: Lettera ai Giudici
Su una parete della nostra scuola c’è scritto grande "I CARE". È il motto intraducibile dei giovani americani migliori: "me ne importa, mi sta a cuore". È il contrario esatto del motto fascista "me ne frego".
c.