venerdì 16 gennaio 2009

Mass-Tribe



come ormai 5 milioni di italiani e 150 milioni di esseri umani, da un pò di tempo mi sono iscritto a Facebook. poco fa ho letto on line un articolo in cui se ne parla. e leggendo l'articolo ho avuto un flash. si, siamo 5 milioni. si sono un pixel perso nello schermo. ma ci sono. ci sono io le mie foto i miei gruppi i miei amici i commenti; una mia rete personale E' in facebook. io ne sono parte. e questo è l'unico modo, per me, tramite il quale si puo' antropomorfizzare e rendere a nostra misura un fenomeno quasi mistico e metafisico come il web. sapere le proporzioni non diminuisce l'impatto emotivo di un senso non solo di appartenenza ma di co-costruzione strutturale. FB ha dalla sua questo straordinario potenziale, quello dove più approfondisci e più sveli agli altri ma anche a te stesso chi e cosa sei, ritagliandoti uno spazio sociale definendoti coi gusti, gli interessi, i commenti. FB è ottimo, contro l'alienazione, se ovviamente si riesce a mantenere un equilibrio , come per tutto. ma, ecco, fa effetto leggere di una cosa e pensare : lì ci sono anch'io. è potente. certo, c'è una massa di cazzate, ma come dappertutto: orpelli, gadget, stronzatine che all'inizio magari ti intrigano ma che poi ti rendi conto siano cose tralasciabili. io non so che futuro possano avere questi fenomeni di cosiddetto social network, non so se siano i guizzi e i rantoli di una civiltà al tramonto, sempre più onirica, irreale, virtuale. non so se andiamo verso delle rovine coperte di edera o su città sintetiche in orbita geostazionaria. ma noto una fame di definirsi, una ricerca per capire noi chi siamo rispetto al resto, quale casella occupiamo. insomma, i cari vecchi domandoni di sempre. ma digitali, stavolta.

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